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Cronaca

Cambia il questore: Fassari trasferito a Roma, andrà a lavorare al ministero

La notizia ha iniziato a circolare nella serata di mercoledì ed è giunta come un fulmine a ciel sereno visto anche il periodo. Non sono chiare le ragioni dell'improvviso trasferimento

La notizia ha cominciato a rimbalzare nella tarda serata di mercoledì, travando conferma da fonti ufficiali solo dopo che un giornale locale l'ha scritto in anteprima. Paolo Fassari lascia la guida della questura di Padova. Per lui sarebbe pronto un incarico al ministero a Roma. Arrivato nell'autunno del 2017 al posto di Gianfranco Bernabei, ha diretto per 2 anni e mezzo gli uffici di piazzetta Palatucci. In giornata è atteso un comunicato stampa di saluto alla città.

Il successore

Ancora top secret il successore anche se fonti vicine alla questura padovana parlano di un arrivo di Isabella Fusiello che fino a metà febbraio ha guidato la questura di Potenza. Fassari in autunno era stato al centro delle cronache nazionali (mediatiche) per la vicenda del Leone di San Marco all'interno della tribuna Fattori, esposto dagli ultras e fatta subito rimuovere che aveva scatenato anche l'ira di molti poltici locali del Carroccio. La notizia è stata presa come un fumline a ciel sereno anche da molti agenti in servizio, vista anche l'emergenza Covid-19 che sta mettendo a dura prova il lavoro delle forze dell'ordine sul territorio. Nessuno si aspettava che fossero questi i tempi per un cambio ai vertici della questura.

Il comunicato ufficiale

«A partire da oggi (giovedì) il questore di Padova è destinato a svolgere altro incarico nella capitale al Dipartimento di pubblica sicurezza alla Direzione centrale delle risorse umane. Nel lasciare la sede Fassari ringrazia tutti rappresentanti delle istituzioni statali e locali, in particolare il prefetto Renato Franceschelli e il sindaco Sergio Giordani, con i quali nei due anni e quattro mesi in cui ha ricoperto l’incarico di vertice della questura patavina è stato portato avanti un lavoro condiviso sui temi della sicurezza nella provincia di Padova. La proficua collaborazione ha reso possibile avviare il progetto della nuova questura e la dislocazione in nuovi locali nell’Ufficio immigrazione. Un grazie al magnifico rettore, al presidente della Provincia, alla Camera di commercio, ai rappresentanti della categorie, alle altre forze di polizia con le quali si sono condivisi giornalmente finalità e sforzi. Nel periodo trascorso a Padova, grazie alla collaborazione di tutte le donne e gli uomini della polizia di Stato e del personale civile, come di tutte le altre forze di polizia, sono stati raggiunti eccellenti risultati nella tutela dell’ordine e sicurezza pubblica, nella lotta alla criminalità (oltre 500 arresti), nel contrasto all’immigrazione clandestina, assicurando un capillare controllo del territorio. I ringraziamenti sono estesi anche alle organizzazioni sindacali della polizia di Stato e del personale dell’amministrazione civile del ministero dell’Interno con le quali si è stabilito un rapporto di costruttiva collaborazione volto ad assicurare le migliori condizioni di lavoro per tutto il personale della questura di Padova. In un modello di sicurezza partecipata devono essere ringraziati inoltre associazioni, comitati di quartiere e singoli cittadini per il contributo offerto alla realizzazione di interventi selettivi che hanno tenuto conto delle diverse sensibilità presenti in una società complessa come quella padovana».

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