
Il messaggio della ragazza su Facebook
Vive grazie alla sperimentazione animale, le augurano la morte
Pioggia di insulti su Facebook per una ragazza 25enne padovana che, affetta da quattro malattie rare, è stata salvata dalle terapie
Insultata su Facebook perché viva grazie alla sperimentazione animale. È la storia di Caterina che sul social network ha voluto ringraziare la “vera ricerca, compresa la sperimentazione animale” senza la quale “sarebbe morta già a 9 anni”, come recita il foglio scritto a mano con il quale si è fatta fotografare mentre è attaccata a un respiratore artificiale. Un messaggio diretto che le è valso una valanga di pesantissimi insulti da parte di chi è contrario alla sperimentazione animale: in tutto 30 auguri di morte e oltre 500 offese di vario tipo, che Caterina ha raccolto e messo insieme, con tanto di firme, e consegnato con una denuncia alla polizia postale.
REAZIONI FEROCI. Pesantissimo il tenore di molti commenti: "Per me puoi morire pure domani, non sacrificherei nemmeno il mio pesce rosso per te", "magari fosse morta a 9 anni, un essere vivente di m...in meno e più animali su questo pianeta", e questi sono solo due esempi. Ma la ragazza è andata oltre l’insulto gratuito, portando le sue ragioni in due video: "Vi faccio vedere come si vive con le mie malattie, e dopo gli oltre 30 auguri di morte e oltre 500 offese"... "metto a nudo la mia realtà, perché voi capiate che l'unica mia 'colpa' in tutto ciò sia stata 'curarmi' senza uccidere nessuno direttamente". Sostegno, auguri e solidarietà, invece, da parte di altre decine e decine di persone.
LE PAROLE DELLA GIOVANE. "Il mio obiettivo - ha spiegato la ragazza - è laurearmi e salvare gli animali. Ma devo dire che ancora oggi la sperimentazione animale in Italia è necessaria e obbligata, fino a che non ci sarà un metodo alternativo valido". "Per quanto riguarda i farmaci, nella fase pre-clinica, cioè prima della sperimentazione sull'uomo - ha proseguito - devono essere sperimentati sugli animali, il che non è una cattiveria, perché anche gli animali hanno a loro volta bisogno di quei farmaci per guarire". Se con gli integralisti anti-cavie non c'è speranza di dialogo, forse potrebbe essercene con il Partito animalista europeo, la Lega antivivisezione (Lav) e l'ex ministro Michela Vittoria Brambilla, ai quali la ragazza ha girato un appello affinché si dissocino dalle offese e le minacce che le sono piovute addosso.
PRESA DI POSIZIONE ANCHE CONTRO STAMINA. La giovane, affetta da 4 malattie rare (immunodeficienza primaria, deficit di proteina C e proteina S, deficit di alfa-1 antitripsina, neuropatia dei nervi frenici), abbinate ad un prolattinoma, un tumore ipofisario, e a reflusso gastroefofageo, asma allergica e tiroidite autoimmune, non è una che si perde d'animo facilmente. E soprattutto è abituata ad esporsi. Lo ha già fatto anche contro il metodo Stamina, esprimendosi con un video e dei post su Facebook dai quali erano scaturite accese discussioni. "Io esisto. No a Stamina, sì al metodo scientifico anche se momentaneamente abbiamo bisogno della sperimentazione animale", aveva scritto Caterina sul social network in occasione della raccolta fondi Telethon.