rotate-mobile
Cronaca Montegrotto Terme

Ladro scoperto: sequestra famiglia Punta coltello alla gola di un bimbo

I proprietari di un'abitazione a Montegrotto si sono accorti della presenza in casa di uno sconosciuto. L'uomo non ha esitato ad usare il figlio di 10 anni come ostaggio per garantirsi la fuga. Arrestato dai carabinieri

Non ha esitato a puntare il coltello al collo di un bambino, il rapinatore senza scrupoli che, nella notte tra giovedì e venerdì, ha terrorizzato un'intera famiglia, residente in via Sabbioni, tra Abano e Montegrotto Terme.

COLTELLO ALLA GOLA DI UN BIMBO. L'uomo, dopo avere forzato un cancello e una finestra, si era introdotto nell'abitazione allo scopo di saccheggiarla, ma qualcosa è andato storto e i proprietari, verso le 4, lo hanno scoperto. Hanno sentito dei rumori e si sono svegliati, accendendo le luci. Purtroppo, il primo a trovarsi di fronte al ladro è stato il bimbo. La reazione del malvivente non si è fatta attendere ed è stata brutale: madre, padre e figli sequestrati nella loro casa. Il rapinatore, per garantirsi la fuga, ha preso il piccolo di casa, di 10 anni, come ostaggio, afferrandolo per un braccio e stringendolo a sé, e minacciando i genitori puntando una lunga lama contro il loro bambino. In preda alla disperazione, la coppia ha iniziato a raccogliere tutti i soldi e i gioielli presenti in casa, cercando di assecondare le richieste del criminale e salvare la vita al bambino.

IL SANGUE FREDDO DELLA SORELLA. Nel trambusto generale, la sorella appena 15enne del bambino è riuscita ad avere il sangue freddo necessario a mettere in salvo l'intera famiglia. Si è sottratta alla sorveglianza dell'uomo, è uscita di casa e con il cellulare ha contattato il 112: "Ci sono i ladri in casa - ha detto - hanno preso mio fratello".

LA FINE DI UN INCUBO. Tanto è bastato perché una pattuglia in servizio nella zona, dove c'erano stati altri furti, trovando la ragazza sull'uscio e intuendo la gravità della situazione, facesse irruzione in casa, riuscendo a disarmare l'uomo e a sventare il peggio. I militari, con un intervento rapido e deciso, sono riusciti a bloccare il malvivente, che, preso alla sprovvista, ha mollato la presa sul minore, e a stringergli le manette ai polsi, ponendo fine ad un incubo. Il rapinatore, S.E., è un albanese 31enne eroinomane, residente a Montegrotto con la compagna italiana, che, nella stessa notte, si era già reso autore di svariati altri tentativi di furto.

L'ABBRACCIO LIBERATORIO. Dopo alcuni istanti di comprensibile disorientamento, la famiglia si è stretta in un abbraccio liberatorio, ringraziando i carabinieri intervenuti in loro soccorso.

ZAIA. "Bravi i carabinieri e brava e coraggiosa la sorella di 15 anni - dichiara il presidente del Veneto Luca Zaia - che ha trovato la forza e la freddezza di allertare il 112 in un momento drammatico per tutta la famiglia. Il delinquente, tra l’altro, si era reso responsabile nella stessa notte di altri tre furti, motivo per cui la soddisfazione è ancora più grande. Il criminale albanese - conclude Zaia - risulta pregiudicato. Ora mi auguro che si riesca a buttare via le chiavi".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ladro scoperto: sequestra famiglia Punta coltello alla gola di un bimbo

PadovaOggi è in caricamento