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Cronaca Prato / Via Prato della Valle

Baby gang gli spacca il naso per la bici e il cellulare: quattro arresti

Un giovane 19enne di Selvazzano Dentro è stato aggredito, mercoledì sera, in Prato della Valle a Padova, da quattro giovanissimi, che lo hanno pestato a sangue per impossessarsi della due ruote e del telefono

Nella tarda serata di mercoledì, i carabinieri della stazione di Prato della Valle hanno arrestato quattro giovani, di cui tre minorenni, ritenuti responsabili di una rapina commessa, poco prima delle 20, in Prato.

PESTATO A SANGUE E RAPINATO. Subito dopo l'aggressione, la vittima, un 19enne di Selvazzano Dentro, si è presentata negli uffici della stazione dei carabinieri, riferendo di essere stata pestata brutalmente e derubata da alcuni coetanei. Il ragazzo, con il naso rotto e sanguinante, ha raccontato che, mentre era seduto a fumare una sigaretta, è stato avvicinato da un gruppo di quattro ragazzi che hanno tentato di sottrargli la bicicletta. Nel tentativo di opporsi, dopo essere stato aggredito da tutto il branco, il giovane è stato colpito al naso con un pugno, cadendo a terra. I quattro sono quindi fuggiti in direzione della basilica di Santa Giustina, non prima di essersi impossessati della sua bicicletta e del suo telefono cellulare.

LE RICERCHE E GLI ARRESTI. Le ricerche, diramate a tutte le pattuglie presenti in città, comprensive di una particolareggiata descrizione degli aggressori e della due ruote, hanno permesso ai militari di rintracciare gli aggressori in riviera Businello, ancora in possesso della bici rubata poco prima. Accompagnati negli uffici della stazione, sono stati identificati in M.A.G., tunisino 18enne, residente a Padova, A.N., 16enne, anche lui residente in città, G.E., 17enne albanese, domiciliato a Padova all’interno di una comunità, e O.M., 16enne, residente a Limena. I quattro sono stati trovati in possesso di quanto era stato asportato alla vittima, che non ha esitato nel riconoscere in loro i suoi aggressori, che sono quindi stati arrestati per rapina e lesioni personali volontarie in concorso.

LA VITTIMA DELL'AGGRESSIONE. La vittima, ricorsa alle cure del pronto soccorso dell’ospedale civile, ha riportato una frattura delle ossa nasali, con una prognosi di 12 giorni.

I TRE ARRESTATI. Come disposto dal pubblico ministero della procura ordinaria, il tunisino è stato accompagnato nella propria abitazione, in regime di arresti domiciliari, in attesa della celebrazione dell’udienza fissata con la procedura del rito direttissimo per la mattinata di giovedì. Per quanto riguarda i tre minorenni, invece, la competente autorità giudiziaria ha disposto che solo il giovane albanese venisse accompagnato e trattenuto al C.P.A. di Treviso, applicando, per i restanti due, l’obbligo della permanenza in casa, nelle rispettive abitazioni.

MOVIMENTO DEL BUONSENSO. Il 19enne è il figlio di una socia del Muovimento del Buonsenso, associazione di cittadini nata nel luglio 2012, presieduta da Elisabetta Beggio, consigliera comunale della lista "Bitonci sindaco": "Il tutto è avvenuto nell'indifferenza dei passanti - denuncia - una nottata trascorsa tra pronto soccorso e caserma dei carabinieri, che sono intervenuti prontamente individuando quattro componenti della banda ed eseguendo gli arresti. Per fortuna le ferite non sono gravi, grazie unicamente al cappotto invernale che ha attutito calci e pugni. Un episodio gravissimo - sottolinea - nel cuore della nostra città. Come mamma sono vicina alla famiglia, come consigliera comunale credo occorra accelerare sul fronte della sicurezza".

IL GIORNO PRIMA, LA RISSA IN PRATO. La sera prima della rapina, sempre in Prato della Valle, la polizia era intervenuta per sedare una rissa tra giovani stranieri di diverse etnie, finita a cazzotti. Non è escluso che vi possano essere connessioni tra i due episodi.

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