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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Vigodarzere

Rapinatore ai domiciliari pensa che la moglie lo tradisca: la perseguita

La cronometrava, le contava gli assorbenti, l'attendeva al varco per poi riempirla di botte. L'inferno della consorte è finito solo quando l'uomo è tornato in carcere. Martedì, ha patteggiato 2 anni e 6 mesi di reclusione

Ossessionato dalla possibilità che la moglie lo tradisse, tanto da cronometrare ogni suo spostamento e controllare persino il numero di assorbenti, perché, se non li usava, significava che aveva una relazione intima con un altro uomo. Era impazzito di gelosia, e, la moglie, quei timori, li viveva sulla sua pelle, picchiata e maltrattata, e persino raggiunta da una sedia scaraventatale addosso dal marito.

RIPORTATO IN CARCERE. È stato questo l'episodio "clou" che, come riporta Il Gazzettino di Padova, avrebbe riportato in carcere un 44enne romeno, residente a Vigodarzere. "Riportato", perché, già nel gennaio 2013, l'uomo era stato arrestato, accusato di avere sequestrato una persona in un furgone e di averla rapinata. Lo straniero era stato posto ai domiciliari. Forse anche la reclusione in casa ha contribuito ad esasperarlo, tant'è che, da allora, sarebbero iniziate le persecuzioni nei confronti della consorte.

IL PATTEGGIAMENTO. Una serie di maltrattamenti per i quali, lo scorso maggio, era finito di nuovo dietro le sbarre. Martedì, l'uomo ha patteggiato 2 anni e 6 mesi di reclusione alla presenza del gup Mariella Fino, difeso dall'avvocato Danilo Taschin, che ha concordato la pena con il pm Roberto Piccione. Questa condanna per maltrattamenti gravi si aggiunge alla precedente per rapina.

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