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Cronaca Abano Terme

Si fingono poliziotti per rapinare i turisti in autostrada

Cinque le persone, tutte iraniane, finite in carcere, più una denunciata. Simulavano controlli tra le province di Padova, Vicenza e Verona, derubando i malcapitati anche all'interno delle aree di servizio. Sequestrati, da parte della polstrada, denaro, documenti falsi e autovetture

Cinque iraniani, accusati di aver perpetrato diverse rapine in autostrada e all'interno delle aree di servizio tra Padova, Vicenza e Verona in A4 e lungo la Brescia-Padova sono stati arrestati dalla polizia stradale del Veneto. Una sesta è stata invece denunciata.

FINTI POLIZIOTTI. Fingendosi poliziotti, riuscivano ad avvicinare le malcapitate vittime, sempre turisti stranieri, con il pretesto di un controllo stradale di routine. La polstrada è riuscita a recuperare e sequestrare 10.500 euro e 10mila franchi svizzeri, patenti di guida albanesi, permessi di soggiorno spagnoli contraffatti e 4 autovetture utilizzate per le "scorribande".

FINTI CONTROLLI. Nell'ambito delle indagini, la postrada di Verona Sud aveva accertato che i falsi poliziotti viaggiavano a bordo di auto simili a quelle in uso alle forze dell'ordine e, dopo essersi qualificati come agenti di polizia o carabinieri, esibivano alle vittime falsi distintivi per farsi poi consegnare, durante il "controllo", documenti e denaro. Una volta in possesso delle banconote, col pretesto di verificarne l'autenticità, si allontanavano per poi dileguarsi con il denaro e le chiavi del veicolo delle vittime. Le azioni erano sempre compiute con il supporto di una vettura civetta che segnalava l'arrivo di vere pattuglie della polizia stradale.

GLI ARRESTI. Sono finiti in carcere: Amir R., 25 anni, e Mohammad Ali K., 36, entrambi residenti a Castel Volturno (Caserta), ed Elias R., 22, accusati di rapina, tentato omicidio, usurpazione di titolo e possesso di documenti falsi. Accusa di rapina invece per Kamal G., 36, e Morteza H., 37, anch'essi domiciliati a Castel Volturno. Denunciata S.P., 31, moglie di quest'ultimo.

1° BANDA. Una banda aveva la sua base nell'area bresciana del lago di Garda e si spostava con due Alfa Romeo 156 e 159. In uno dei servizi, la polstrada di Vicenza ha intercettato nel comune di Rovato (Brescia) della A4 l'Alfa 156, impedendo così che venisse compiuta una rapina a due svizzeri diretti ad Abano Terme. Alla vista degli agenti i malviventi sono fuggiti in auto travolgendo uno degli agenti, ferendolo in maniera non grave. L'auto con i banditi ha abbattuto la sbarra del casello di Rovato, proseguendo a forte velocità la fuga che si è conclusa dopo poco per la foratura del radiatore colpito da un colpo di pistola nell'inseguimento a cui ha partecipato anche una pattuglia dell'arma. Uno dei passeggeri è stato così bloccato, mentre il complice è riuscito a fuggire ma è stato individuato e fermato alcune ore assieme a un palo, tutti e tre di origini iraniane.

2° BANDA. Nel proseguo delle indagini è stato scoperto che ad agire c'era una seconda banda, anch'essa formata da iraniani, che si muoveva su una Opel Vectra avvistata sulla A/22 e sulla quale viaggiavano tre adulti, assieme a due bambini di 11 e 6 anni. Bloccata l'auto, la polstrada ha accertato che tre di loro, due uomini ed una donna, avevano rapinato il primo aprile a Modena, sempre simulando un controllo di polizia, un italiano privandolo di un orologio Rolex del valore di 7mila euro. Entrambi gli uomini sono stati fermati dopo essere stati riconosciuti dalla vittima.

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