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Cronaca

Rapine ai distributori di carburante, arrestata una coppia di malviventi

Una serie di colpi messi a segno nel Padovano, ma anche nelle province di Venezia e Treviso. I due delinquenti sono stati individuati e fermati dai carabinieri di Venezia e San Donà di Piave

Una serie di rapine a distributori che coinvolge anche il Padovano. Si tratta di due delinquenti che hanno fatto razzia di incassi e carburante tra Padova, Venezia e Treviso. La coppia è stata individuata e arrestata dai militari di Venezia e San Donà di Piave, lunedì all'alba.

DUE COLPI ANALOGHI. Sono O.Z., 38enne operaio veneziano di Fossalta di Piave, e R.B., giostraio di 25 anni, residente a Breda di Piave nel Trevigiano. Entrambi senza dimora stabile. I due sono stati riconosciuti da un testimone che li ha visti scappare dopo una rapina. Non solo. Ad incastrarli, interviene anche il DNA. Il 20 luglio 2012, i due, armati di pistola e taglierino, avevano rapinato l'area di servizio Agip di Musile di Piave nel Veneziano. La coppia si era presentata con due moto da enduro e aveva portato via 3mila euro di incasso. Lo stesso era avvenuto qualche settimana prima al distributore Ip di San Biagio di Callalta, nel Trevigiano. Un episodio molto simile: due moto, il taglierino, le pistole.

LE ENDURO. Dopo avere messo a segno il colpo, i due si erano dati alla fuga in sella alle due enduro, entrambe rubate, salvo poi abbandonarle in strada per la cosiddetta "staffetta", ovvero lasciare il mezzo usato per la rapina e fuggire a bordo di uno nuovo che non desti sospetti. La cosa è stata però captata dai militari di Mestre, che, poco distante dal distributore, hanno ritrovato le due moto. le tracce di sudore presenti sui mezzi sono state inviate al Ris di Parma, che ha permesso di incastrare, per primo, il giostraio. Alle analisi di laboratorio, si aggiunge la testimonianza di un passante, che ha dichiarato di avere visto le due moto in corsa e poi due uomini a bordo di una Fiat Punto bianca.

GLI ARRESTI. Rintracciata l'auto incriminata, gli inquirenti sono risaliti ad una donna extracomunitaria, residente a Jesolo. Il mezzo era suo, ma ad utilizzarlo era, per l'appunto, O.Z., l'operaio di Fossalta. E il cerchio si chiude. I due complici si sarebbero conosciuti perché il più anziano dei due aveva intrattenuto una relazione con una donna della cerchia dei giostrai. Il 38enne, incensurato, è ai domiciliari. Il 24enne invece è rinchiuso nel carcere di Treviso a causa di precedenti a suo carico.

GLI ALTRI COLPI. I sospetti dei carabinieri portano a considerare l'ipotesi che la coppia di malviventi sia responsabile di una serie di rapine analoghe in altre città del Veneto, tra cui Padova.

 

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