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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Montagnana / Bonaldo

Rapine grazie alle soffiate di escort e colf. Nella banda ex della Mala

La banda è stata bloccata domenica mentre stava per colpire nella casa di un imprenditore a Saletto di Montagnana. Le "dritte" arrivavano dalle frequentatrici degli imprenditori.

C'è anche il 61enne Marino B., ex componente della Mala del Brenta, fra i tre malviventi arrestati domenica in flagranza di reato dalla squadra mobile padovana, mentre stavano per derubare un imprenditore di Saletto di Montagnana. Gli altri complici sono Michele M., 45enne, e il 38enne Christian G., tutti residenti a Padova. Qualche settimana fa gli agenti avevano bloccato, da parte dello stesso gruppo, l'assalto alla villa di un ricco industriale marchigiano. A fornire le dritte sulle abitazioni da colpire erano spesso colf, escort o frequentatrici degli imprenditori, per lo più straniere, che, a volte in accordo con la banda, a volte inconsapevolmente, rivelavano informazioni preziose sulle future vittime dei reati.

IL VIDEO: Guarda l'intervista al capo della Mobile

LE INDAGINI. L'inchiesta della polizia è partita da un'indicazione ricevuta sul conto di Michele M., che si è saputo appartenere al gruppo che da circa sette mesi rapinava le ville di ricchi imprenditori del nordest e non solo, asportandone le casseforti e dividendosi il bottino. Grazie a pedinamenti continui e una serie di intercettazioni ricavate nell'auto dell'uomo, gli investigatori sono risaliti a Marino B. e poi al terzo complice, venendo a conoscenza del nuovo progetto del gruppo: una rapina con sequestro di persona ai danni di un imprenditore di Pesaro. Inscenando un controllo di routine nella città marchigiana, gli agenti hanno sventato il colpo. Nell'auto dei tre sono stati ritrovati arnesi atti allo scasso, coltelli e proiettili per pistole a salve. In quell'occasione fu emessa una denuncia nei confronti dell'ex della Mala del Brenta, e un foglio di via obbligatorio.

Fermata banda rapine in villa

GLI ARRESTI. Poco dopo questo episodio, spunta però un nuovo obiettivo, questa volta i tre mirano alla villa di un ricco allevatore di tacchini - e appassionato di antiquariato - di Saletto di Montagnana, nel padovano. Dalle intercettazioni la polizia sa che il colpo è previsto fra le 13 e le 15 di domenica, così gli uomini della mobile si appostano nascosti nell'area circostante il casolare - sito in via Balanzane - e attendono l'arrivo dei rapinatori. Michele M. e Marino B. entrano nell'abitazione, mentre Christian G. ha il compito di controllare l'esterno della casa e l'area circostante. Dopo 40 minuti di appostamento i poliziotti decidono di intervenire bloccando i tre che cercavano invano di fuggire per i campi. Oltre a una serie di arnesi atti allo scasso nell'auto della banda sono stati ritrovati dei contenitori lunghi e stretti contenenti materiale gelatinoso non identificato, sottoposto ora ad analisi chimica. Probabilmente si tratta di una sostanza detonante, utile nel caso le casseforti non potessero essere staccate dal muro in altro modo. Michele M. e Marino B. sono stati arrestati e condotti in carcere, ai domiciliari invece Christian G, incensurato. Le accuse vanno dalla tentata rapina e tentato furto al possesso di arnesi atti allo scasso.

UN PASSATO NELLA MALA. Per quanto riguarda il passato di Marino B. all'interno dell'ex Mala del Brenta, egli, fra l'altro, fu protagonista dell'assalto a un furgone portavalori in autostrada. L'episodio balzò agli onori della cronaca per l'esito disastroso del colpo: l'utilizzo di un bazuka contro il furgone infatti, causò, per l'eccessivo calore, lo scioglimento dell'oro contenuto all'interno, che si spalmò sull'asfalto. Inoltre, l'ex affiliato al gruppo di Felice Maniero sembra fosse entrato per un periodo nel mirino dei suoi stessi complici e "superiori", che poi, per uno scambio di persona, uccisero al suo posto un ragazzo innocente.

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