Il Pd boccia lo stadio Plebiscito e chiede un referendum per interrogare i cittadini
La proposta è stata lanciata giovedì mattina dal segretario provinciale del Pd e consigliere comunale, Massimo Bettin, e dal segretario cittadino del Pd, Antonio Bressa. Immediata la replica del sindaco Bitonci: "Una consultazione popolare il Pd l'ha già avuta, due anni fa"
Un referendum sullo stadio Plebiscito. È la proposta lanciata giovedì mattina dal segretario provinciale del Partito Democratico e consigliere comunale, Massimo Bettin, e dal segretario cittadino del Pd, Antonio Bressa.
"UN REFERENDUM PER IL PLEBISCITO". "Aspettiamo il progetto definitivo ma ci aspettiamo che lo stadio Plebiscito comporti una spesa almeno 3 volte superiore rispetto ai 3 milioni preventivati", afferma Bettin, che parla di "cifre astronomiche" rispetto ai costi di recupero dell'Euganeo. "Chiadiamo che il sindaco attui l'articolo 22 'consultazioni popolari' previsto dallo Statuto del comune di Padova - dichiara Bressa - per consultare la cittadinanza in merito ad un progetto per il quale il sindaco non ha ricevuto alcun mandato, non essendo stato inserito nel programma elettorale con cui è stato eletto".
LA REPLICA DI BITONCI. La risposta del primo cittadino non si è fatta attendere: "Una consultazione popolare il Pd l'ha già avuta, due anni fa, e i padovani ne hanno decretato la sconfitta - ha detto Bitonci - la prossima ci sarà fra 3 anni, quando vincerò al primo turno e loro dovranno cambiare mestiere. Uno stadio nuovo costa 70 milioni - precisa il sindaco- la loro proposta riesumata ed irrealizzabile ne costa 10. Proposta che, se non sbaglio, non mette neanche tutti loro d'accordo: hanno sentito il loro capo Zanonato prima di esporsi con questa idea? La sostanza - chiude Bitonci - è che noi con 3 milioni faremo giocare il calcio, il Rugby e il Football Americano in un impianto da 12.500 spettatori".
