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Cronaca Este

Nuovo regolamento delle case popolari, cosa cambia: diritti e doveri di assegnatari

Approvato dall'assemblea consiliare di Este il 30 novembre, ridefinisce completamente la gestione, l'assegnazione, le modalità di calcolo del canone di locazione, la durata dei contratti e molteplici aspetti inerenti l'Edilizia Residenziale Pubblica

Approvato dall'assemblea consiliare il 30 novembre, ridefinisce completamente la gestione, l'assegnazione, le modalità di calcolo del canone di locazione, la durata dei contratti e molteplici aspetti inerenti l'Edilizia Residenziale Pubblica.

L'obiettivo

«L'obiettivo – precisa il sindaco Roberta Gallana - è quello di disciplinare la gestione dei circa 300 alloggi ERP del Comune portando più equità e controllo e chiarendo, in maniera inequivocabile, i diritti e i doveri degli assegnatari degli alloggi pubblici, soprattutto in tema di manutenzioni. Alcuni assegnatari non hanno cura degli alloggi, mi auguro che portino maggiore rispetto. Concorreranno alla manutenzione e chi ha un ISEE familiare superiore a 20.000 euro perderà il diritto alla casa». Tra gli adempimenti preliminari previsti dalla nuova normativa regionale (L.R. n.39 del 3 novembre 2017) vi è l'adozione del “Regolamento dei diritti e dei doveri degli assegnatari di alloggi di edilizia residenziale pubblica” (Regolamento Regionale n. 4 del 10 agosto 2018) secondo le linee guida impartite dalla Regione Veneto (Delibera di Giunta Regionale n. 1175/2018). Queste consentono di omogenizzare i contenuti dei regolamenti dei Comuni e delle ATER in materia di obblighi degli assegnatari, al fine di intraprendere un percorso regionale globale per l'informazione e la diffusione all'utenza ERP dei comportamenti da tenere, con particolare riferimento al corretto utilizzo e alla custodia dell'alloggio assegnato, alle pratiche ambientali da applicare alla vita quotidiana e domestica e al risparmio energetico. «Un Regolamento da studiare attentamente per non incorrere in sanzioni – aggiunge il sindaco - . I nuovi contratti di locazione rivoluzioneranno il sistema di assegnazione di alloggi ERP, non solo per la maggior equità delle assegnazioni stesse, ma anche per l'ampliata chiarezza dei diritti e doveri dei locatari. Si tratta quindi di un'importante passo avanti fatto dall'Amministrazione comunale che, recependo le linee guida regionali, garantisce uguaglianza e rispetto dei diritti a tutti i cittadini».

Gli interventi

Nello specifico, oltre alle già conosciute regole di convivenza, a una lista di divieti e a una serie di precisazioni per quanto riguarda gli spazi in comune e le aree esclusive, il Regolamento mette in luce, nel suo art. 7, una serie importante di oneri di manutenzione, specificando quali tipologie di interventi siano a carico dell'assegnatario e quali a carico dell'Ente. Sono a carico degli assegnatari, ad esempio, tutte le riparazioni di carattere generale e le piccole manutenzioni ordinarie, tra cui la pulizia della caldaia e la sostituzione di alcuni suoi componenti, le piccole riparazioni per usura, l'installazione o la manutenzione di antenne paraboliche e impianto tv centralizzati, la sostituzione di componenti dell'impianto elettrico. Ancora, la pulizia di camini, grondaie, lastrici agibili e aree verdi. Spetta all'Ente, invece, ogni tipo di manutenzione straordinaria, come la sostituzione o l'adeguamento degli impianti alla norma di legge, la sostituzione di infissi e serramenti e, in linea generale, tutte le opere necessarie per sostituire parti di edifici o integrare servizi igienico-sanitari e tecnologiche. Per tutte le opere di manutenzione dovute a deterioramento causato da cattivo uso, negligenza o imperizia degli assegnatari, l'Ente ha facoltà di non garantire il suo intervento o di agire per vie legali. Inoltre, qualora il locatario si rivolgesse all'Ente per la richiesta di manutenzioni a carico dell'assegnatario stesso, verranno addebitati 20 euro ed IVA come “diritti di chiamata” all'atto della fatturazione della successiva rata di affitto.

Novità

Una delle prime novità nell'applicazione della nuova normativa regionale è l'obbligo di presentare, quale indicatore di diritto all'alloggio popolare, l'attestazione ISEE nel nucleo familiare, completo di beni e conti-deposito, per poter ottenere l'assegnazione o il rinnovo dell'affitto dell'alloggio richiesto. Prima dell'entrata in vigore della nuova normativa, era sufficiente presentare la dichiarazione dei redditi del nucleo familiare, mentre ora verrà valutata la reale situazione economica con adeguati controlli finanziari. Requisito necessario per l'accesso o la permanenza in un alloggio ERP è avere un indicatore ISEE-ERP del nucleo non superiore ad Euro 20.000. Un'importante novità per garantire l'assegnazione degli alloggi solo a chi realmente ne ha la necessità. Tutti i contratti, anche quelli in essere , avranno una durata di 4 anni, come i classici contratti di affitto tra privati. Scaduti i 4 anni, verrà effettuato un ulteriore controllo per verificare la sussistenza dei requisiti previsti dalla nuova normativa, tra cui il limite dell'attestazione ISEE-ERP previsto, pena la decadenza del contratto.

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