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Cronaca Bagnoli di Sopra

Bagnoli, dopo il parapiglia revocata la misura di accoglienza a cinque profughi

La decisione dopo quanto accaduto lo scorso 22 aprile quando un ex ospite aveva tentato di rientrare nella hub di accoglienza ed era stato anche picchiato il responsabile del centro

Dopo i fatti avvenuti lo scorso 22 aprile nel centro di accoglienza di Bagnoli, venerdì mattina, cinque profughi sono stati accompagnati in questura a Padova dove si sono visti revocare la misura di accoglienza decisa dal Prefetto.

I FATTI. La decisione è maturata dopo le indagini condotte dalle forze dell'ordine. Nei guai 2 nigeriani di 34 e 24 anni, un camerunense 19enne, un 26enne della Guinea ed un malese, anche lui di 24 anni. I cinque sarebbero stati tra i fautori della rissa scatenata nell'ex caserma San Siro a Bagnoli. Uno di loro, ex ospite, trasferito nel frattempo ad Este, si era presentato al centro profughi pretendendo di rientrarvi. Ricevuto il diniego di un'operatrice, con qualche bicchiere di troppo in corpo, gli altri hanno dato calci al cancello danneggiando le fotocellule.

Bagnoli proteste profughi

PARAPIGLIA. Hanno poi continuato a creare disturbo rovesciando i piatti della cena e rompendo una finestra. Il responsabile del centro, un 47enne residente a Bagnoli, aveva anche filmato quanto stava accadendo con il cellulare: a quel punto lo hanno picchiato e derubato del telefono fuggendo. Nessuno di loro è stato però espulso in quanto la commissione deve ancora decidere del loro status.

PROFUGHI. Dal canto loro i profughi dopo la mattinata trascorsa in questura, una volta accompagnati all'interno della struttura, hanno fatto sentire la loro voce lamentando le condizioni in cui erano trattati nel centro di accoglienza di Bagnoli e spiegando la loro versione dei fatti sugli episodi a loro contestati.

IL VIDEO DELLA PROTESTA:


 

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