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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Riapertura nidi e scuole comunali Buco di 1 milione: poveri o evasori?

Alcuni non ce la fanno a pagare, altri fanno i furbi, fatto sta che aumenta la morosità nei pagamenti di rette scolastiche e mense. Gli istituti dedicati ai più piccoli riaprono il 2 settembre, elementari e medie il 12

La crisi economica gioca sicuramente a sfavore delle famiglie e cresce il numero di padovani che non riescono a pagare le rette per gli asili nido e le scuole materne comunali. Sono i nuovi poveri, che a seguito della congiuntura negativa si sono ritrovati a passare dal cosiddetto ceto medio alla fascia più bisognosa della popolazione, in difficoltà anche nel sostenere le spese per i servizi primari. Ma c'è anche chi fa il furbo, e qualche volta viene scoperto, dribblando le tasse pur essendo perfettamente in grado di pagarle. Fatto sta che, come riportano i quotidiani locali, il Comune di Padova avanza 1 milione di euro, a tanto ammonta infatti la morosità accumulata in questo settore. Intanto il nuovo anno scolastico è ai nastri di partenza. Per nidi e materne porte aperte da lunedì 2 settembre, bambini e ragazzi di elementari e medie tornano sui banchi giovedì 12.

LE NOVITÀ. Saranno quasi duemila i bimbi dai 0 ai 6 anni accolti nelle ventotto scuole gestite dal Comune dotate di 100 mila metri quadrati di verde attrezzato, pari a 25 campi di calcio. Soddisfatto dell'attività svolta dal settore politiche scolastiche, l'assessore Claudio Piron: "Abbiamo raggiunto obiettivi che sono andati oltre gli standard europei, accogliendo circa il 79% delle richieste di inserimento dei piccoli all'asilo nido". "In quest'ultimo anno - aggiunge Piron - abbiamo investito quasi 3 milioni di euro, commissionando lavori per realizzare interventi di messa in sicurezza, ampliamento, consolidamento degli edifici scolastici, avviando 25 cantieri tra i quali spicca quello del nuovo nido ad Altichiero che aprirà il 2 settembre e che garantirà 60 posti in più". Tra gli interventi importanti si aggiungono inoltre le ristrutturazioni di altri 3 nidi e l'ampliamento della materna San Lorenzo da Brindisi. Oltre agli immobili, una nota positiva deriva anche dall'assunzione di sei nuove insegnanti.

I BILANCI. "Le politiche per l'infanzia proseguono nonostante i bilanci difficili da gestire - precisa l'assessore - La città, nel suo insieme, dedica 19 milioni di euro all'anno per settemila bambini, in età prescolare, che trovano accoglienza nei nidi e nelle materne comunali o nelle strutture private convenzionate e di questa somma 15 milioni di euro, utili a far fronte alla gestione annuale, provengono direttamente dalle casse del Comune". lL controllo delle tariffe nell'anno 2012-2013 ha consentito all'amministrazione di recuperare 72 mila euro dai nidi e 190 mila euro dalle materne. "L'impegno del Comune attraverso lo spostamento dal bilancio di circa il 9% a favore dei servizi per le famiglie, per i bimbi - conclude Piron - esprime la volontà di non arretrare. I nostri sono tutti numeri in grado di reggere le esigenze provenienti dal mondo dell'infanzia che rimane ancorata all'idea di servizio, di socializzazione".

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