rotate-mobile
Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Premiati ricercatori Università di Padova: 6milioni euro dall’Europa

I riconoscimenti a Giulio Di Toro, che sta concentrando i suoi studi sui terremoti, a Paola Marigo, che punta a comprendere l'evoluzione delle galassie, e a Sara Richter, che si focalizza sul virus dell'Hiv

Terra, cielo, uomo: su tre piccole porzioni di questi vastissimi campi sono incentrati gli studi di tre ricercatori dell’Università di Padova, premiati con un Grant di quasi sei milioni di euro dalla Comunità Europea.

TERREMOTI. Giulio Di Toro, professore associato di Geologia, sta concentrando la sua ricerca sui terremoti attraverso una visione nuova delle faglie sismiche. L’idea è di sollevare il cofano del motore dei terremoti per guardarci dentro, attraverso esperimenti di laboratorio che riproducono le condizioni che portano alla enucleazione e alla propagazione di rotture sismiche.

STELLE. Paola Marigo, ricercatrice al dipartimento di Fisica e Astronomia, punta a risolvere l’enigma delle stelle Tp-Agb (una particolare fase dell’evoluzione stellare), la chiave per comprendere l’evoluzione delle galassie. Il progetto si chiama Starkey (chiave stellare) e mira a fornire alla comunità astronomica una vasta gamma di modelli stellari accurati di ampia applicazione, vale a dire modelli teorici capaci di decifrare correttamente la luce delle stelle in termini delle loro proprietà fisiche, dalla loro nascita alla fine dell’evoluzione.

HIV. Sara Richter, professore associato al Dipartimento di Medicina Molecolare, focalizza la sua ricerca sul virus dell’immunodeficienza umana, l’Hiv, l’agente che causa la sindrome da immunodeficienza acquisita (Aids). L’obiettivo è quello di trovare un farmaco in grado di eradicare l’infezione. Il gruppo di ricerca della professoressa Richter ha scoperto che il dna del virus all’interno delle cellule assume una conformazione specifica, denominata G-quadruplex, che funziona da elemento regolatore della produzione virale. Questo processo si può bloccare ma i composti finora usati sono tossici per le cellule. Il nuovo progetto finanziato dall’Erc, European Research Council, ha come obiettivo di sviluppare composti in grado di riconoscere in modo selettivo la struttura G-quadriplex e non essere tossici per le cellule, scacciando così il virus sia nella sua forma attiva che latente.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Premiati ricercatori Università di Padova: 6milioni euro dall’Europa

PadovaOggi è in caricamento