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Cronaca

Ricerche, anche le nonne degli omosessuali sarebbero più fertili

Uno studio di due ricercatori dell'università di Padova, pubblicato in questi giorni sulla rivista Plos One, ha dimostrato come siano significativamente più feconde rispetto alle nonne e zie materne degli eterosessuali: i fattori genetici che influenzano l'omosessualità resterebbero all'interno della popolazione

Non solo le madri e le zie. Anche le nonne materne degli omossessuali sarebbero più feconde rispetto alle nonne materne degli eterosessuali.

LA RICERCA. A stabilirlo è una ricerca dell’università di Padova, pubblicato in questi giorni sulla rivista Plos One: Andrea Camperio Ciani, docente del dipartimento di Psicologia generale dell'università di Padova, in collaborazione con Elena Pellizzari, Aps Gea Onlus, ha evidenziato come non vi siano dati che giustifichino la presenza di una selezione di parentela (ovvero che gli omosessuali aiutino i parenti stretti a produrre più figli).

CONCAUSE. Oltre all'effetto compensazione, importanti anche gli effetti materni (ovvero che ad ogni figlio maschio in più che la donna concepisce, aumenterebbe via via la probabilità che il figlio sviluppi omosessualità a causa di una progressiva immunizzazione ai fattori del cromosoma Y) ma da soli, non possono spiegare la bassa frequenza ma universale presenza degli omosessuali e la stabilità della loro distribuzione nelle popolazioni.

LO STUDIO. Per arrivare ai risultati della ricerca, sono state prese in esame circa 2100 donne parenti (ma non madri) di soggetti omosessuali. Si è rilevato, inoltre, come la fecondità totale delle femmine sia più alta nei soggetti omosessuali.

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