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Cronaca

Ricetta rossa addio dal 1° aprile in Veneto: ecco che cosa cambierà

Tutti i pazienti che necessitano di una prescrizione di visite specialistiche, esami diagnostici e di laboratorio, al posto della consueta impegnativa riceveranno dal medico un promemoria su carta bianca

Dal 1° aprile 2015 in Veneto anche le prescrizioni di esami e visite specialistiche diventano digitali. Si chiude così il percorso di "dematerializzazione" avviato il 1 settembre 2014, quando un promemoria bianco ha sostituito la ricetta rossa farmaceutica. La nuova procedura garantisce di avere a disposizione in tempo reale in un sistema unico regionale dati verificati delle prestazioni prescritte e prenotate dai cittadini. Il Veneto è la prima regione in Italia che procede a digitalizzare le prescrizioni attraverso l’attivazione di un sistema di accoglienza regionale oltre a quello previsto per legge a livello di ministero dell’Economia e delle finanze.

COSA CAMBIA. Dal 1° aprile tutti i veneti che necessitano di una prescrizione di visite specialistiche, esami diagnostici e di laboratorio al posto della consueta ricetta rossa riceveranno dal medico un promemoria stampato su carta bianca. In un prossimo futuro anche il promemoria scomparirà e all’utente, molto probabilmente, basterà rivolgersi agli sportelli, avendo con sé la tessera sanitaria. Il cittadino, una volta prenotata una prestazione in una delle aziende ospedaliere o sociosanitarie del Veneto, non potrà più utilizzare il promemoria per una seconda prenotazione in altra struttura come avviene oggi. Per procedere ad un cambio di data o sede è necessario chiedere l’annullamento della prima prenotazione. Il cittadino sarà informato attraverso una campagna di comunicazione su base regionale dal titolo “Cambia il colore, aumenta il valore” che illustra attraverso materiali cartacei, video e siti web come la ricetta digitale sia una tappa essenziale verso il Fascicolo Sanitario Elettronico regionale (FSEr).

I VANTAGGI. La vera novità sta nel fatto che questo permetterà di digitalizzare via via tutti i dati sanitari del cittadino collegati alla prescrizione e, quindi, al suo percorso di cura. Dati disponibili ovunque e in qualsiasi momento on line: questo l’obiettivo del "Fascicolo sanitario elettronico" regionale, chiave di volta per l’accesso ai propri dati da parte dell’assistito, ma soprattutto occasione per garantire migliori processi di cura da parte dei professionisti della sanità. Uno dei vantaggi offerti dal nuovo sistema è che garantisce alla Regione di conoscere in tempo reale l’effettivo numero e genere di prestazioni prescritte e prenotate dall’utenza. Questo perché i dati digitali sono raccolti e verificati sulla base di un sistema unico regionale. Tutto ciò permette di eliminare le doppie prenotazioni e gli errori, con positive ricadute sulle liste di attesa.

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