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Cronaca Stanga / Via Venezia

Al negozio con la refurtiva nell'auto rubata: ma è in casa il vero bottino della coppia criminale

Due fidanzati italiani sono stati scoperti in un centro commerciale, dove sono arrivati a bordo di un veicolo rubato. Nell'appartamento le prove inequivocabili di altri colpi messi a segno

La merce nell'auto era solo la minima parte della refurtiva in possesso della coppia, che non solo aveva in casa interi sacchi di materiale, ma usava una Nissan rubata per i suoi spostamenti.

Il furto d'auto e l'intercettazione

Colpo grosso quello messo a segno dagli agenti delle volanti lunedì mattina nel parcheggio del Centro Giotto, dove si sospetta che i due indagati stessero organizzando un altro furto. Volti noti per i loro precedenti, sono stati riconosciuti attorno alle 9 mentre si aggiravano guardinghi all'ingresso del centro commerciale. I poliziotti si sono avvicinati per controllare l'auto posteggiata a pochi metri di distanza, scoprendo grazie al database che si trattava di una Nissan Micra sparita il 6 luglio da un garage di via Cappelli, vicino al Santo.

Il bottino nascosto

Rintracciati nel supermercato, il 43enne e la compagna di 30 anni hanno dovuto aprire il veicolo, in cui erano nascosti 4 batterie al litio per computer Apple e due caricabatterie per smartphone che, uniti alle spiegazioni vaghe sulla provenienza dell'auto, hanno fatto scattare la perquisizione domiciliare. Nell'abitazione dell'uomo la vera sorpresa: due sacchi pieni di bigiotteria, con più di 50 paia di orecchini, collane e braccialetti ancora attaccati all'espositore, 4 orologi e 3 cornici in argento. Immediati gli accertamenti in sinergia con la centrale operativa, che incrociando i dati con le denunce degli ultimi tempi hanno confermato si trattasse di merce rubata. La refurtiva apparteneva a un rappresentante, che pochi giorni fa si è trovato l'auto svaligiata nel parcheggio sotto casa, in via Belludi.

Le accuse

Nell'appartamento sono stati trovati anche altri oggetti che hanno messo nei guai la coppia: 5 litri di olio motore e una macchina fotografica vintage, rubati insieme alla Nissan e al materiale informatico in via Cappelli, che hanno permesso di collegare i due al furto. I fidanzati, entrambi italiani, sono finiti sotto indagine con l'accusa di ricettazione in concorso, mentre proseguono le indagini per far luce sul giro illecito di materiale. Nel frattempo tutta la refurtiva recuperata, 1.500 euro il valore totale, è stata sequestrata per essere restituita ai proprietari.

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