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Cronaca

Riciclaggio internazionale auto di lusso in Veneto, Lombardia e Sicilia

6 le ordinanze di custodia cautelare in carcere e 8 le perquisizioni eseguite dalla polstrada nelle provincie di Treviso, Venezia, Padova, Brescia e Siracusa. Già recuperati veicoli riciclati per oltre un milione di euro

È scattata all'alba di venerdì un’importante operazione, denominata "D.J." condotta dalla polizia stradale di Treviso con il coordinamento della Procura della Repubblica della Marca per sgominare una consolidata associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio internazionale di veicoli di lusso composta da cittadini italiani residenti in Veneto, Lombardia e Sicilia.

ARRESTI, PERQUISIZIONI E SEQUESTRI. Eseguite otto perquisizioni, fra cui una a Padova, e 6 ordinanze di custodia cautelare in carcere (3 a Treviso, una a Venezia, una a Padova e una a Siracusa). A queste si aggiunge il deferimento all’autorità giudiziaria di 12 persone. Il blitz è stato compiuto, in parte, anche con la collaborazione della polizia svizzera, paese dove sono stati individuati 50 veicoli di provenienza illecita per i quali sono in corso accertamenti internazionali (fra questi 39 sono già stati sequestrati). Il sodalizio, con centro nel Trevigiano, riciclava veicoli anche in Germania, Ungheria ed Estonia. Sono inoltre già stati recuperati per la restituzione agli aventi diritto 23 veicoli di ingente valore commerciale riciclati per un valore di oltre un milione di euro. Sequestrati inoltre computer, telefoni cellulari, documentazione di circolazione falsa, fascicoli presso la motorizzazione di Treviso e di altre città italiane.

I COMPONENTI DELLA BANDA. Fra gli arrestati, promotori dell'organizzazione erano Juan Carlos D.J.E., 41enne originario della Repubblica Domenicana residente a Paese, nel Trevigiano e Francesco L., alias "Franco", 49enne originario di Napoli e residente a Ponzano veneto, sempre nel Trevigiano. Il falsario era Luca P., nato e residente a San Donà di Piave, nel Veneziano, mentre la "testa di legno" era il padovano Sandro B., alias "Paolo Garro", 64enne padovano residente ad Abano Terme. Infine procacciatori dei clienti e autisti erano Massimiliano Luca F., 35enne di Siracusa e Keidison Jhoenckys P.M., alias "Keyro", 31enne originario della Repubblica Domenicana e residente a Treviso.

IL MODUS OPERANDI. Il modus operandi del sodalizio, chiaro ed ampiamente provato, consisteva nel reperimento del veicolo oggetto di  appropriazioni indebite, false denunce di furto e furti reali, individuazione degli acquirenti - per lo più attraverso siti internet dedicati al mercato automobilistico ma anche mediante "passa parola" e contatti diretti -, produzione dei documenti falsi necessari sia alle pratiche di radiazione per esportazione dei veicoli sia a tutte le altre operazioni legate alle trattative ed alla compravendita, radiazione dei veicoli per esportazione presso agenzie di pratiche automobilistiche locali e consegna dei veicoli agli interessati o a loro intermediari con conseguente incasso dei proventi per la loro successiva spartizione tra i sodali.

ATTENZIONE ALLE COMPRAVENDITE. Le forze dell'ordine ribadiscono ai cittadini le raccomandazioni già fatte in altre circostanze relativamente alla necessità di prestare la massima attenzione nell’acquisto di vetture di media-alta gamma, soprattutto tra privati, a prezzi eccessivamente concorrenziali in quanto tali acquisti, apparentemente vantaggiosi, spesso nascondono, seppur molto abilmente, la provenienza illecita dei veicoli.
 

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