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Cronaca

"Lucciola" fa ricorso al Tar contro l'ordinanza che vieta prostituzione

Una "donna del mestiere" contro il regolamento firmato dal sindaco di Padova Massimo Bitonci. Ha deciso di impugnare il provvedimento "asserendone l'illegittimità per violazione di legge ed eccesso di potere"

Una "lucciola" ha deciso di presentare ricorso al Tar contro l'ordinanza anti-prostituzione emanata dal sindaco di Padova Massimo Bitonci, "asserendone l’illegittimità per violazione di legge ed eccesso di potere e chiedendone la sospensione cautelare degli effetti", come si legge dal testo della delibera con cui palazzo Moroni ha incaricato della propria difesa l'avvocato Antonio Sartori.

"LUCCIOLA" CONTRO L'ORDINANZA. La donna contesta il provvedimento che vieta "l'attività di prostituzione su strada che, per le circostanze, le modalità e le forme in cui si svolge, offenda la pubblica decenza" e che punisce i trasgressori con sanzioni di 500 euro. Secondo la "lucciola", l'ordinanza non sarebbe giusta, a fronte di tanti altri Comuni in cui non vige lo stesso tipo di regolamento e in virtù del fatto che in Italia non esiste una legge nazionale che vieti la prostituzione.

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