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Cronaca Portello / Via del Portello

Rissa al Portello: due arresti dopo l'inseguimento dei carabinieri

Sono volati bastoni, sassi e catene ieri notte fra una trentina di immigrati di diverse nazionalità. Alla chiamata dei residenti i carabinieri sono intervenuti mettendo in fuga il gruppo per due volte

Si è concluso con due arresti l'ennesimo episodio di violenza esploso ieri notte in zona Portello. A finire in manette sono stati due tunisini, uno dei quali di soli diciassette anni e l'altro, Soufyane B., con permesso di soggiorno per motivi umanitari rilasciato lo scorso 10 aprile.

LA RISSA. Sono all'incirca le 23 quando i residenti iniziano a tempestare di chiamate i carabinieri allarmati per la grossa lite degenerata in vera e propria rissa a suon di bastonate, sassate e colpi di catena. Nella mischia una trentina di persone, tutti immigrati di varie nazionalità. Resta ignoto il motivo scatenante, probabilmente dovuto ad una convivenza non ancora del tutto facile tra i nuovi arrivati e quelli che invece sono in città già da anni.

L'INSEGUIMENTO. Alla vista dei lampeggianti il gruppo si è rapidamente disperso, ma la rissa si è presto riaccesa qualche isolato più avanti, verso la Stanga, dove i carabinieri hanno tentato ancora una volta di fermare le violenze. Ancora una volta però le luci hanno tradito il loro arrivo spingendo la zuffa fino a via Portello. Questa volta, a fari spenti, i carabinieri sono riusciti ad avvicinare il gruppo riuscendo però a trattenere solo due persone. Soufyane B., ventun anni, è stato inoltre trovato in possesso di un cellulare rubato lo scorso 25 maggio ad una giovane padovana, fatto che gli è valso l'accusa aggiuntiva di furto.

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