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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Sbagliano percorso e trascorrono la notte a 2.200 metri: due rocciatori salvati dal soccorso alpino

I tecnici della stazione Valcellina del soccorso alpino e speleologico hanno recuperato alle ore 6.30 di lunedì primo luglio un 39enne padovano e una 28enne trevigiana, rimasti bloccati sulla Croda Cimoliana

Un intervento delicato. E conclusosi nel migliore dei modi: F.C., 39enne padovano e T.R., 28enne di Castelfranco Veneto sono stati salvati dal soccorso alpino dopo aver trascorso una notte a 2.200 metri dopo aver sbagliato percorso durante un'arrampicata.

L'intervento

I tecnici della stazione Valcellina del soccorso alpino e speleologico hanno recuperato alle ore 6.30 i due rocciatori bloccati dalla sera di domenica 30 giugno sulla parete est della Croda Cimoliana. Il 39enne e la 28enne erano saliti sulla via Berto Pacifico alla Croda Cimoliana e al ritorno, scendendo lungo la via normale, avevano sbagliato percorso come accaduto già ad altre cordate in passato, addentrandosi sulla parete est della cima, quello più difficile lungo il quale non si potrebbe scendere se non con martello e chiodi per attrezzare delle calate in corda doppia. I ragazzi hanno trascorso la notte ad una quota di circa 2.200 metri su una cengia (un camminamento orizzontale sospeso sulla parete) larga un paio di metri. Erano fortunatamente in buone condizioni date anche le temperature non rigide: i tecnici del Soccorso Alpino sono stati calati in parete dall'elicottero della Protezione Civile arrivato in base poco prima delle 6, a una ventina di metri dai due alpinisti e li hanno aiutati a salire a bordo uno alla volta portandoli al Rifugio Pordenone con due rotazioni. Lì c'erano i genitori della ragazza ad attenderli. All'intervento in parete hanno preso parte sei tecnici, quattro in base e due in parete.

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