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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Rosetta, i primi risultati della missione pubblicati su "Science"

All'interno del numero della rivista del 23 gennaio 2015, due lavori interamente dedicati ai risultati di Osiris, uno sulla struttura e attività e l'altro sulla morfologia e mineralogia del nucleo cometario

Esce venerdì, 23 gennaio 2015, un numero della prestigiosa rivista "Science" dedicato ai primi risultati scientifici ottenuti dagli strumenti a bordo della sonda cometaria europea Rosetta nei primi tempi dopo l’inserzione orbitale, il 6 agosto scorso.

UNA PARETE DELLA COMETA. La copertina riporta una spettacolare immagine di una parete della cometa, con ai suoi piedi quello che sembra un ghiaione così comune sulle nostre Dolomiti, su cui sono inglobati massi di varie dimensioni. La foto è stata ottenuta da Osiris, il sistema di immagini a bordo di Rosetta, cui il team padovano ha contribuito già in fase di progettazione, costruzione e verifica.

GLI ARTICOLI. All’interno della rivista due lavori interamente dedicati ai risultati di Osiris, uno sulla struttura e attività e l’altro sulla morfologia e mineralogia del nucleo cometario. Un terzo articolo è stato scritto congiuntamente dai ricercatori di Osiris e dal team dello strumento Giada, che misura dimensioni, masse e velocità dei grani di polvere emessi dalla cometa e che le immagini di Osiris mostrano in abbondanza attorno al nucleo.

PHILAE. I lavori pubblicati su questo numero di Science, pur così importanti e gratificanti per i tanti anni di lavoro già spesi in questa impresa, testimoniano solo l’inizio delle attività cometarie. Oggi il team padovano è già alle prese con la stesura di una seconda ondata di importanti lavori, quelli cioè collegati ai risultati ottenuti durante il rilascio del modulo Philae il 12 novembre scorso.

OBIETTIVI. La speranza è che l’attività cometaria, congiunta con il progressivo alzarsi del sole sulla zona dove è presumibilmente "‘nascosto" il modulo Philae, permetta ai suoi pannelli solari di caricare le batterie e rimettere in funzione gli strumenti che sono sul suolo. Si stanno già predisponendo le attività in vista dell’attraversamento dell’orbita di Marte, lungo una rotta che porterà al perielio verso la metà di agosto, per poi ritornare all’esterno del sistema solare alla fine del 2015.

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