Ruba una carriola carica di legna Condannato a 4 anni in Romania
Il furtarello risale al 2006, quando il 35enne Vasile C. faceva il carpentiere in patria. Un piccolo dispetto nei confronti del datore di lavoro che si rifiutava di pagarlo, e che ora il suo Paese gli farà pagare a caro prezzo
La storia ha dell'incredibile, soprattutto se paragonata alla legge italiana. La vita di un 35enne romeno, espatriato cinque anni fa e perfettamente integrato in Italia, sconvolta improvvisamente da una condanna a 4 anni di carcere da scontare nel Paese di origine, per il semplice furto di una carriola di legna risalente al 2006, prima della sua partenza che lo aveva condotto nella provincia di Padova, a Vo, dove fino a qualche giorno fa viveva con la famiglia lavorando onestamente come operaio.
L'ARRESTO. A causa di un'ordinanza di custodia cautelare emessa in Romania, la squadra mobile di Padova mercoledì si è vista costretta a recarsi nella fabbrica della zona industriale di Padova dove Vasile lavorava, per arrestarlo. Il 35enne verrà estradato in patria dove dovrà scontare 4 anni di carcere, e tutto per aver sottratto una carriola di legna al suo datore di lavoro. I fatti risalgono al 2006, quando l'uomo lavorava come carpentiere nel Paese di origine. Preso dalla rabbia nei confronti del suo superiore che si rifiutava di pagarlo, gli portò via una carico di legna equivalente al valore di 70 euro in tutto. Una piccola vendetta scattata per l'ingiustizia subita, e commessa non certo da un delinquente incallito ma da un semplice lavoratore frustrato dall'idea di lavorare senza paga. Il furto venne scoperto immediatamente e scattò la denuncia.
UNA VITA IMPECCABILE. Risale a cinque anni fa l'espatrio di Vasile, che come tanti connazionali decise di cercare un'esistenza migliore nel nostro Paese. Trasferitosi a Vo insieme alla famiglia, il romeno si era costruito una nuova vita fatta di un lavoro onesto come operaio, nuove amicizie e una perfetta integrazione. Nessun problema con la giustizia, nessun litigio con i colleghi, Vasile è descritto da tutti come una persona onesta e stimata. Ora la sua rinascita verrà bruscamente interrotta da una condanna che lo marchierà a vita, e lo strapperà alla famiglia e al "sogno italiano" che aveva conquistato con fatica.
