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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Urbana

Ex sacrestano pedofilo, ricariche in cambio delle prestazioni sessuali

Almeno 4 le vittime, tutti minori, degli abusi omosessuali dell'82enne. L'uomo avrebbe approfittato dei ragazzini dal 2000, offrendo loro dei doni e abusando di loro davanti a film porno. Agli arresti domiciliari

Irretiva le giovani vittime con doni e con la visione di filmati pornografici. Questo quanto ricostruito dalle indagini. L'82enne all'epoca dei fatti era sacrestano nella parrocchia di Urbana. Almeno tre le vittime di abusi sessuali, nonché una quarta, da cui avrebbero preso il via le indagini, abusata oltre 13 anni fa: il reato è quindi coperto da prescrizione. Ora il gip Mariella Fino, secondo quanto riportato dai quotidiani locali, ha disposto per l'anziano pedofilo gli arresti domiciliari. Il trattamento riservato ai ragazzini sarebbe infatti l'iniziazione a un vita sessuale non naturale né conforme alle loro necessità.

ANNI E ANNI DI ABUSI. Non si è beccato il carcere solo per l'età avanzata, l'ex sacrestano di Urbana accusato di pedofilia omosessuale. L'uomo infatti non avrebbe smentito i fatti di cui è stato accusato e che vedono tra le vittime finora accertate un ragazzo di 23 anni e altri due, ancora minori, di 16 e 12 anni. I reati sarebbero stati commessi in un arco temporale che va dal lontano 2000 a pochi giorni fa, quando uno dei ragazzi seviziati, oggi 26enne, si è recato con i genitori alla stazione dell'Arma di Casale di Scodosia per denunciare abusi risalenti a 13 anni prima.

LE VITTIME. Dalla dichiarazione del giovane erano scattate le indagini dei militari che avevano posto sotto sequestro i tabulati telefonici dell'indagato, scoprendo altri casi dello stesso tipo. Una delle vittime, la più giovane, avrebbe persino confessato di avere avuto intenti suicidi, proprio a causa della vergogna per le violenze subite. L'uomo gli avrebbe anche chiesto di non fare parola dell'accaduto, una volta scoperto di essere sotto indagini, e lo avrebbe ancora una volta invitato a casa sua.

LA CONDANNA. Il provvedimento degli arresti domiciliari nasce dalla forte preoccupazione che episodi simili possano reiterarsi, data la frequenza con cui sono avvenuti tutti gli altri. Non solo. Fino al 1999, l'82enne era stato sacrestano in un'altra parrocchia, quella di San Bellino a Padova. L'uomo potrebbe avere abusato di altri minori in precedenza e durante il periodo temporale finora indagato dai carabinieri di Casale di Scodosia coordinati dal pubblico ministero Francesco Tonon. Nella giornata di mercoledì l'interrogatorio di garanzia.

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