rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Scommesse abusive, incubatrici di mafia: "Da fermare, no pubblicità"

Federcontribuenti denuncia il fenomeno, ricettacolo di denaro sporco: "Chiediamo che vengano chiusi i centri trasmissione dati". Gli fa eco il senatore Endrizzi: "Il 51% dei minorenni scommette: interveniamo sulla pubblicità come in Germania"

Un fenomeno sociale dilagante, preoccupante che riguarda sempre di più anche giovani e giovanissimi: sono le scommesse sportive che in molti casi nascondono delle vere e proprie "multinazionali" della mafia, in altre parole rappresentano un'incubatrice di denaro sporco. Un cancro in tutta Italia che ha decine di sale scommesse abusive.

RICICLAGGIO MAFIOSO. A denunciarlo Federcontribuenti che analizza: "La Dda di Reggio Calabria ha messo sotto sequestro tutti i centri scommesse denominati "Bet passion" - spiega Marco Paccagnella, presidente nazionale di Federcontribuenti - spiccando 41 ordinanze di custodia cautelare e sequestrando beni e conti correnti per 2 miliardi di euro. Quest'ultimo dato dà la dimensione ci come siamo di fronte ad una vera e propria multinazionale del riciclaggio di denaro sporco. Come testimoniano altre inchieste, una vera e propria mafia sportiva, in grado anche di influenzare i risultati delle gare di calcio professionistico. chiediamo alle forze dell'ordine che, come fatto dalla Guardia di finanza di Padova lo scorso anno, vengano chiusi i centri trasmissione dati e che il parlamento intervenga affinchè queste chiusure non siano temporanee, passibili di sospensioni da parte del Tar. Ma definitive: recupereremmo molto più gettito fiscale di quello che veniva garantito dall'Imu prima casa - conclude Paccagnella - infatti la nostra stima, per difetto, è che il danno per il mancato introito dalla tassazione sulle vincite e sui giochi a causa delle oltre duemila sale scommesse abusive che ci sono in Italia, sia di almeno sei miliardi di euro".

LA PUBBLICITA'. Ma non è tutto: il gioco oltre a rappresentare un danno economico e un ricettacolo di mafia è anche una pericolosa calamita per i giovanissimi. Una delle soluzioni potrebbe essere proprio quella di eliminare la pubblicità dilagante sul fenomeno: "Un milione di famiglie sono rovinate dal gioco patologico in Italia - spiega il senatore Endrizzi -, ora sono in pericolo i nostri figli: il 51% dei minorenni ha già azzardato; un terzo nasconde le somme giocate ai genitori. Sponsorizzando squadre di calcio e bombardando i programmi sportivi spingono i più giovani a scommettere su un jackpot anziché nello studio. Con investimenti da 200 milioni di euro la pubblicità condiziona la stampa; ha portato clienti anche alle mafie, che poi si sono mangiate anche il mercato “legale”. Con un disegno di legge, sostenuto dalle associazioni di tutta Italia, la “lobby dei cittadini" , vogliamo abolire la pubblicità: lo ha fatto la Germania, persino il Marocco: è il passo fondamentale per tornare alla normalità".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Scommesse abusive, incubatrici di mafia: "Da fermare, no pubblicità"

PadovaOggi è in caricamento