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Cronaca

Salma "parcheggiata" in obitorio da 18 mesi in attesa dell'autopsia

Luigina Cocco morì 91enne a marzo 2012. I figli chiesero di accertare eventuali responsabilità dei medici, ora indagati per omicidio colposo. Giustizia lenta: esame autoptico eseguito un anno e mezzo dopo

Da un anno e mezzo i figli aspettano di conoscere se i medici che hanno avuto in cura l'anziana madre 91enne deceduta nel marzo 2012 abbiano avuto delle responsabilità nel decesso e, soprattutto, da altrettanto tempo attendono il nullaosta per la sepoltura. Nel frattempo, da allora la salma di Luigina Cocco si trova in una cella frigorifera dell'obitorio dell'ospedale di Padova.

MEDICI INDAGATI. Colpa di incredibili lungaggini nella macchina della giustizia, l'autopsia è stata infatti eseguita solo la scorsa settimana. Solo di recente la Procura della Repubblica, dopo aver respinto una vecchia richiesta di archiviazione dell'indagine voluta dai figli, aveva conferito l'incarico per l'esame autoptico. Sul registro degli indagati sarebbero così ora finiti, con l'accusa di omicidio colposo, sei medici tutelati da consulenti di fiducia che hanno assistito all'esame irripetibile. Ora tuttavia i parenti della defunta dovranno ancora attendere circa due mesi per il nulla osta per la sepoltura in attesa di tutti i riscontri medico legali.

TERAPIA SBAGLIATA? Come riportano i quotidiani locali, i figli credono che i medici abbiano sbagliato la terapia. L’anziana madre sarebbe morta in ospedale dopo giorni di sofferenze. Tutto sarebbe cominciato con l'arrivo al pronto soccorso della Clinica Medica 1 della 91enne con il bacino fratturato e una trombosi. Tra ricoveri e dimissioni, il quadro clinico si complica a causa di un’insufficienza renale. Secondo i familiari, sarebbe stata sbagliata la terapia di idratazione, che avrebbe esageratamente "gonfiato" l'anziana fino al decesso.

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