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Cronaca

Salute, troppi porno in internet: a rischio i “macho men”

Stando ad una ricerca dell'Università di Padova la maggioranza dei ragazzi italiani fa uso massiccio di filmati pornografici in rete, un fenomeno che comporta malattie come l'eiaculazione precoce e il calo del desiderio

Stando ad una ricerca dell’Università di Padova sarebbero a rischio i “macho men” del futuro.

LA RICERCA. Dallo studio dell’equipe del Professor Foresta, condotto su circa 500 ragazzi 20enni, è emerso, infatti, che più della metà spenderebbe almeno 2 ore alla settimana davanti al pc per vedere film porno.

MALATTIE. Un fenomeno che porta però a vere e proprie malattie sessuali. Di questi 500, infatti, più del 12% ha dichiarato di non cercare rapporti reali ed il 25% ha notato un calo dell’interesse sessuale reale e problemi di eiaculazione precoce, fenomeno, quest’ultimo che sarebbe connesso alla ridotta durata dei filmati hard.

"SCHIAVITU'". Ma per i “maniaci del porno” avanza anche un altro problema: una sorta di "schiavitù dall’autoerotismo" che porta i giovani a masturbarsi fino a 30 volte al mese.

RISCHIO ISOLAMENTO. Il dott. Foresta, che ha condotto la ricerca, denuncia: “I giovani di oggi rappresentano la prima generazione che ha avuto una esperienza di sessualità diversa dalle generazioni precedenti, più mediatica. Questa dà un imprinting privo di esperienze reali che non tiene conto della sensorialità oltre che dell’affettività. Bisogna comunicare ai giovani che in questo modo rischiano solo l’isolamento”.

I latin lover allora sarebbero davvero a rischio? La risposta sembrerebbe positiva, ma forse una ricetta per salvarli c'è: un po' di sano romanticismo.

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