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Cronaca

Escursionisti padovani bloccati sul Monte Pasubio: salvati nella tarda serata dal soccorso alpino

I due 28enni, uno residente a Padova e l'altro a Teolo, dopo aver scalato la Via Carlesso ed essere arrivati in cima verso le 17.30, avevano a lungo cercato la traccia d'ingresso per rientrare - un sentiero molto poco visibile tra rocce e mughi - ma, ormai buio e sprovvisti di torce, avevano chiesto aiuto

Intorno alle ore 21 di ieri, sabato 18 giugno, su richiesta dei Carabinieri che avevano ricevuto la chiamata il 118 ha attivato il Soccorso alpino di Schio per due alpinisti in difficoltà sul Sojo d'Uderle, Monte Pasubio.

I fatti

I due 28enni, uno residente a Padova e l'altro a Teolo, dopo aver scalato la Via Carlesso ed essere arrivati in cima verso le 17.30, avevano a lungo cercato la traccia d'ingresso per rientrare - un sentiero molto poco visibile tra rocce e mughi - ma, ormai buio e sprovvisti di torce, avevano chiesto aiuto. Una squadra è quindi partita cercando all'inizio di indirizzarli telefonicamente verso il sentiero, salvo poi dire loro di fermarsi dove si trovavano, per non mettersi in condizioni di pericolo e aspettare. I soccorritori hanno quindi risalito il sentiero attrezzato del Voro d'Uderle, portando con loro ristori, dato che sicuramente i ragazzi dovevano essere affamati e assetati, e in un paio di ore li hanno individuati e raggiunti, a una quarantina di metri di distanza dall'imbocco del sentiero. Subito, la squadra ha dato ai ragazzi da mangiare un panino e da bere, per poi assicurarli e percorrere a ritroso l'itinerario, iniziando con un tratto di calata in doppia per scendere sul sentiero e proseguendo con altre calate nei tratti più impegnativi e tenendoli vincolati con corda più corta per il resto del tragitto, fino al ritorno a valle. L'intervento si è concluso all'una e mezza.

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