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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca San Giorgio delle Pertiche

Si nasconde sotto casa della ex, poi la minaccia. Rintracciato e arrestato

L'agguato il 5 febbraio a San Giorgio delle Pertiche, il successivo fermo ieri a Mira nel Veneziano. In carcere è finito un tunisino di 27 anni per maltrattamenti in famiglia e per aver diffuso sui social immagini private della vittima

E' finita a Mira (Venezia) la fuga di I.B. di 27 anni tunisino che, nella serata del 5 febbraio, violando un provvedimento di divieto di avvicinamento all’ex coniuge, si è nascosto nei pressi della sua abitazione di San Giorgio delle Pertiche. Vedendola arrivare in compagnia del loro figlio, l'ha aggredita minacciandola verosimilmente con una pistola, rapinandola anche del telefono cellulare che la donna cercava di usare per chiamare il 112. 

La vicenda

Quella sera, solo l’arrivo di alcuni avventori di un vicino bar, richiamati dalle grida della donna, e il sopraggiungere dei carabinieri della stazione di Camposampiero del luogotenente Claudio Girolimetto, hanno scongiurato il peggio facendo desistere l’aggressore dai suoi intenti e fuggire in auto. A seguito dei fatti, la Procura della Repubblica di Padova ha richiesto e ottenuto dal Gip presso il locale tribunale l’emissione di una ordinanza di custodia cautelare in carcere in aggravamento della precedente misura violata. Le immediate indagini hanno permesso ai militari della Radiomobile di Cittadella assieme ai colleghi di Camposampiero di
mettersi sulle tracce del ricercato. 

La svolta

Nel pomeriggio di ieri, 16 febbraio, quando il tunisino è stato rintracciato in un’area di servizio di Mira mentre era a bordo della sua autovettura pur essendo privo di patente di guida, già revocata in passato. Dopo il fermo sono stati condotti ulteriori accertamenti presso l’ultima occasionale residenza del nordafricano, individuata a Preganziol (Treviso), dove sono stati trovati 660 euro in banconote contraffatte e per questo è stato deferito anche all'autorità giudiziaria di Treviso. La vicenda trae origine dal giugno scorso quando la donna aveva denunciato l’ex coniuge che ieri è stato tradotto presso la casa circondariale di Padova, per maltrattamenti in famiglia e   per la diffusione sui social di immagini private corredate da commenti offensivi.  

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