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Cronaca

Sanità, diagnosi in convenzione: "bocciati" tempi di attesa e costi

"Stress test" sulla capacità di risposta del sistema sanitario veneto di fronte alle comuni esigenze di un potenziale malato alle prese con visite prescritte dal medico curante. L'indagine condotta da Federcontribuenti

"Se la tanto decantata eccellenza della sanità veneta dovessimo misurarla dai tempi e dai costi della diagnostica comune, potremmo tranquillamente chiudere gli ospedali di mezzo Veneto ed affidarci alle cliniche private. In poche parole: un disastro costoso". Non usa mezzi termini, per dare il proprio giudizio sulla sanità regionale, il presidente nazionale di Federcontribuenti Marco Paccagnella all'indomani di un casereccio "stress test" sulla capacità di risposta del sistema sanitario veneto di fronte alle comuni esigenze di un potenziale malato alle prese con visite prescritte dal medico curante. 

COSTI E TEMPI. L'associazione nazionale ha simulato una ventina di prenotazioni di ecografie, visite cardiologiche e radiologiche, ed, in un paio di casi, condotto fino alla prenotazione reale di esami diagnostici. Risultato? "La sanità convenzionata arriva almeno nel 75% dei casi in ritardo rispetto al sistema privato puro: nell'80% delle prestazioni richieste la tariffa del centro diagnostico è più conveniente del ticket regionale e nazionale". È il caso, ad esempio, degli esami del sangue più comuni, ma anche delle ecografie addominali, renali ed al fegato, delle indagini radiologiche al torace, delle visite oculistiche di primo grado, di quelle cardiologiche anche approfondite e di alcuni tipi di risonanza magnetica a ginocchia e spalle. 

ESEMPIO. "Faccio due esempi per comodità - spiega Marco Paccagnella - rx toracico prenotato (dopo 42 minuti di attesa) al Centro unico prenotazioni dell'azienda ospedaliera di Padova. Costa 35 euro e spicci e me lo fanno venerdì, prenotandolo il lunedì. Rx toracico in una clinica privata dell'Arcella, fuori convenzione, 32 euro e me lo fanno il pomeriggio stesso. Secondo esempio con la visita oculistica. In convenzione escluso fundus dell'occhio che costa 10 euro: 30 euro e 50 centesimi prenotato oggi, visita a fine febbraio. In clinica privata con fundus dell'occhio, 40 euro visita entro la settimana".

"CITTADINO PENALIZZATO DUE VOLTE". "Se consideriamo la spesa sanitaria regionale, di oltre duemila euro procapite, dovremmo attenderci risultati nel pubblico migliori che nel privato - afferma Paccagnella - invece l'attuale situazione penalizza il cittadino due volte perchè, oltre a pagare le tasse, si vede anche costretto ad una tassazione indiretta aggiuntiva quando da malato richiede il servizio che paga sempre, anche quando è sano".

COSTO INDUSTRIALE. "Oltre alla concorrenza del privato, più conveniente del pubblico in termini di costo diretto del servizio all'utilizzatore finale, cioè al cittadino che si fa la radiografia, scopriamo un dato che spesso è nascosto, cioè il costo industriale dell'esame diagnostico, scritto in piccolo sul retro della ricevuta di pagamento della prestazione sanitaria: spesso è tre volte superiore a quanto riesce ad erogare un ambulatorio privato fuori convenzione - aggiunge Paccagnella - come mai, mi chiedo, una radiografia riesce ad essere effettuata da una clinica privata a 32 euro, tutti i costi compresi, mentre alla Regione quella radiografia costa 100 euro in più?".

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