rotate-mobile
Cronaca San Martino di Lupari / Via Galileo Galilei

Un matrimonio fallito, un figlio lontano, la mancanza di soldi e lavoro

Ecco su cosa si baserebbe la profonda crisi di Diletta Miatello che potrebbe averla spinta ieri a commettere il più grave dei gesti, uccidendo la madre e riducendo in fin di vita il padre. Ora è in carcere in stato di fermo

Il giorno dopo l'omicidio di Maria Angela Sarto e il tentato omicidio di Giorgio Miatello, il marito, la comunità di San Martino di Lupari si interroga sui motivi che hanno portato ad un gesto così efferato e devastante, senza ritorno.

Il diario di un giorno terribile

Il 27 dicembre una delle due figlie dei coniugi Miatello, Chiara, entra nell'abitazione dei genitori di via Galilei. Davanti agli occhi si trova il padre a terra ridotto ad una maschera di sangue, ma ancora vivo. In camera da letto, invece, le si materializza il corpo della madre Maria Angela ormai morta. Arrivano subito i soccorritori. Ai sanitari Chiara, e ai carabinieri poi, riferisce che con i genitori vive una seconda sorella, Diletta che non si trova. Nascono i primi sospetti, si cerca ovunque, ma non si trova, non risponde al telefono. La sua Panda rossa si è volatilizzata. Inizia una caccia serrata. I carabinieri vogliono trovarla prima che possa compiere qualche follia. Alle 16 la fuga della sospettata finisce a Romano d'Ezzelino dove viene rintracciata, prelevata, e portata in caserma a Cittadella. Qui attorno alle 19 del 27 dicembre viene sentita dal pubblico ministero Marco Brusegan, ma non ammette alcuna responsabilità. In nottata, in stato di fermo di polizia giudiziaria, viene tradotta in carcere.

Chi è Diletta Miatello

Ex agente di Polizia locale nei primi anni Duemila, la cinquantunenne Diletta Miatello si era sposata e dall'unione era nato un figlio, ma il rapporto ben presto si incrinò e inevitabile arrivò la separazione. Ma cosa c'è dietro un gesto di tale portata? Al momento, fino ad una confessione dell'indagata, tutte le ipotesi rimangono aperte, ma la strada più battuta dagli inquirenti rimane quella dei soldi. Diletta Miatello al momento era disoccupata dopo alcune esperienze come barista e pare non avesse liquidità. Si ipotizza che nelle ultime ore di vita della madre, le abbia chiesto soldi. Soldi che evidentemente non le sono stati concessi e le hanno scatenato addosso una rabbia senza freni che l'hanno portata ad impugnare un corpo contundente e a sacrificare sotto la sua inaudita violenza quei due anziani che l'avevano messa al mondo e che ultimamente le avevano aperto la porta di casa per darle un tetto dove dormire. Dopo il matrimonio fallimentare Chiara si era iscritta alla facoltà di Psicologia per tentare di rilanciarsi. Attraverso la "rete" ha cercato parecchi lavori nel circondario, ma evidentemente non ha mai trovato ciò che la realizzasse. 

Il papà in condizioni disperate

Nel frattempo Giorgio Miatello, 89 anni, dopo essere stato stabilizzato, nel tardo pomeriggio del 27 dicembre è stato trasferito dal pronto soccorso al reparto di Terapia Intensiva dell'ospedale di Padova. Presenta un trauma cranico importante provocato dalla furia omicida di chi ha cercato di ucciderla. I medici non si sbilanciano, la sua vita è appesa ad un filo. Il personale medico che fin da subito l'ha preso in cura sta facendo di tutto per salvarlo.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Un matrimonio fallito, un figlio lontano, la mancanza di soldi e lavoro

PadovaOggi è in caricamento