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Cronaca Santa Giustina in Colle

Apre la stireria comunicando una falsa residenza: denuncia e cancellazione dell'impresa

E' successo ieri a Santa Giustina in Colle. Nei guai è finito un cittadino cinese di 55 anni che di fatto vive a Padova, ma che ha dichiarato alla Camera di Commercio di risiedere nel paese dove aveva l'attività. Scoperto dalla Polizia locale

Un cittadino cinese ha aperto a Santa Giustina in Colle una nuova ditta dichiarando una falsa residenza. Inevitabile a suo carico la denuncia. Sperava di passare inosservato, presentando una domanda alla Camera di Commercio di Padova per l'apertura di una impresa individuale. Ma un controllo di routine nel laboratorio artigianale da parte della Polizia Locale della Federazione ha insospettito gli agenti che hanno poi avviato una serie di accertamenti più approfonditi.

La denuncia

Così W.Z. di origine cinese, 55 anni, ieri 8 marzo, è stato denunciato per falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico. In pratica l'uomo quando ha registrato la sua nuova attività di stireria e tintoria, ha dichiarando alla Camera di Commercio una residenza fittizia nel comune di Santa Giustina in Colle, lo stesso comune dove ha sede anche la ditta. Ma dai controlli effettuati all'ufficio anagrafe, lo straniero è risultato invece totalmente sconosciuto. Sentito in merito, il cittadino cinese non ha saputo o voluto dire dove fosse la sua vera residenza. Al momento del sopralluogo nel suo laboratorio aveva esibito agli agenti un passaporto cinese ed un permesso di soggiorno, validi per l'identificazione ma che tra i dati non riportano il domicilio. Dalle verifiche effettuate successivamente nella banca dati dell'Anagrafe Nazionale delle persone residenti, è emerso come lo straniero fosse in realtà residente a Padova, come confermato anche dal domicilio fiscale registrato all'Agenzia delle Entrate. La legge prevede che chiunque attesti falsamente  in un atto pubblico fatti dei quali l'atto è destinato a provare la verità, venga punito con la reclusione fino a due anni. Il 55enne cinese è stato così denunciato e la sua impresa artigianale segnalata alla Camera di Commercio per la cancellazione.

Il comandante

«Questo è un nuovo filone che la polizia locale sta portando avanti e che riveste anche una particolare importanza soprattutto per le conseguenze che potrebbero derivare in caso di accertamenti di violazioni gravi - ha riferito il comandante Antonio Paolocci - devo dire che è anche la punta dell’iceberg di un fenomeno che si sta diffondendo, in quanto non è l’unico caso riscontrato ma sono stati diversi i soggetti i quali, attraverso l’autocertificazione, hanno fornito falsi dati sulla residenza, fenomeno presente soprattutto nella comunità cinese.  Il metodo dell’autocertificazione, quando viene meno il controllo a campione sulle medesime, può creare situazioni che possono provocare danni irreparabili nel campo economico e fiscale, in quanto con l'apertura di ditte individuali “mordi e fuggi” il soggetto difficilmente diventa reperibile nel caso della riscossione di crediti o del pagamento di eventuali sanzioni».

I controlli specifici nel 2022

La Polizia Locale nel 2022 ha effettuato 106 controlli sulle attività economiche, produttive e commerciali del territorio della Federazione del Camposampierese. In totale 30 sono state le posizioni irregolari accertate dagli agenti della squadra, pari al 29% sul totale dei controlli effettuati. Sono stati elevati in tutto 40 verbali per violazioni amministrative in varie materie (Disciplina del commercio, Covid-19, Disciplina sui giochi con vincite in denaro, Regolamenti locali, TULPS, Testo Unico sull’Immigrazione), per un totale accertato di 23.492 euro di sanzioni.

Gli accertamenti effettuati dalla Polizia locale hanno incastrato l'imprenditore cinese

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