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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Santa Giustina in Colle

Un laboratorio tessile ospitava un dormitorio abusivo: fioccano le multe

Il blitz è stato effettuato dagli agenti della Polizia locale della Federazione del Camposampierese. Ora la titolare dell'attività avrà 48 ore di tempo per ripristinare gli ambienti e smantellare gli alloggi abusivi

Un laboratorio tessile orientale, trasformato in dormitorio. L'attività di indagine messa in atto dagli agenti della Polizia locale della Federazione del Camposampierese ha consentito di portare alla luce una situazione drammatica sul fronte igienico sanitario e della sicurezza degli impianti.

Il blitz

Nella zona artigianale di Santa Giustina in Colle, la Polizia locale della Federazione lunedì 3 ottobre ha svolto un controllo presso una ditta cinese e la vicina abitazione. Oltre ad alcune irregolarità accertate all'interno dello stabilimento produttivo, gli agenti dell'Unità Operativa Sicurezza Urbana coordinati dal comandante Antonio Paolocci e dal suo vice Filippo Colombara hanno constatato che l'abitazione, originariamente destinata ad alloggio del custode, era stata collegata al laboratorio tessile e trasformata abusivamente in un dormitorio per i dipendenti. 

Un albergo "fantasma"

Una decina le camere trovate, metà delle quali ricavate con pareti di cartongesso utilizzando impropriamente a questo scopo la soffitta, sottodimensionata e priva di aria e luce adeguate. Anche gli uffici della ditta erano stati trasformati in camerate. In totale sono stati accertati oltre una ventina di posti letto. Molte delle stanze sono risultate chiuse a chiave e gli agenti pertanto non hanno potuto verificarne l'interno. Un locale magazzino del fabbricato artigianale è risultato essere utilizzato come mensa e refettorio per i lavoratori, in condizioni di igiene e salubrità non idonee. Pessime le condizioni generali dell'immobile, in cui erano visibili infiltrazioni di umidità e la cui impiantistica elettrica è risultata manomessa con cavi volanti e dispositivi illuminanti a rischio di contatto diretto. Tutte le finestre del laboratorio erano state tamponate per non permettere la vista dall'esterno. Perfino i bagni e gli spogliatoi dello stabile erano stati abusivamente trasformati, diventando la dispensa della cucina.

Infrante le regole

Dalle verifiche effettuate, è emerso che delle cinque persone sorprese ad alloggiare nell'abitazione e nel laboratorio, tutte di nazionalità cinese, nessuna comunicazione di ospitalità obbligatoria per i cittadini stranieri era stata presentata. Tra di esse non figurava il titolare della ditta, anche lui di nazionalità cinese ma residente a Padova. 
Alla fine dell'ispezione sono così scattate diverse contestazioni per un totale di alcune migliaia di euro, sia per le violazioni al nuovo Regolamento di Polizia Urbana per avere destinato ad alloggi abitativi locali aventi altra destinazione e non idonei a tale scopo, sia per non avere presentato le dovute comunicazioni di ospitalità previste dal Testo Unico sull'Immigrazione. Il titolare della ditta avrà ora 48 ore di tempo per ripristinare i locali alla loro destinazione originaria, smantellando tutte le camere abusive.

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