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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Schiava del marito per "contratto" "Padrone" a processo per stalking

Rinvio a giudizio per l'uomo che aveva fatto firmare alla ex compagna un accordo di schiavitù. La donna lo aveva denunciato per violenza sessuale, ma, il 18 novembre, il 42enne risponderà solo del reato di stalking

Aveva fatto firmare alla moglie un insolito "contratto di schiavitù". Tutto era andato bene, per qualche anno. La donna si rivolgeva a lui come al suo "padrone", dentro e fuori dalle mura domestiche. Ma l'accordo a un certo punto era saltato e la compagna lo aveva cacciato di casa perché stufa dei maltrattamenti e degli ordini inferti dal marito. Quella volta la faccenda non fu però consensuale e, da parte dell'uomo, iniziarono le persecuzioni alla ormai ex "schiava". Lei lo aveva denunciato, accusandolo di violenza sessuale e di sequestro di persona. Martedì il rinvio a giudizio. L'imputato sarà processato il prossimo 18 novembre, come riportano i quotidiani locali. Ma le accuse della moglie sarebbero state accolte soltanto in parte dal pm Sergio Dini, e l'uomo dovrà rispondere solo del reato di stalking.

LA FIRMA. A salvarlo, proprio la firma della donna su quel famigerato contratto, l'11 marzo 2004. L'accordo, infatti, era stato vidimato consensualmente dalla moglie. Negate dunque le contestazioni di violenza nei confronti dell'uomo, 42enne residente nella periferia di Padova. L'ex marito dovrà però difendersi dall'accusa di stalking, per le persecuzioni perpetrate nei confronti della ex compagna dopo la cessazione del loro matrimonio.

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