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Cronaca

Schiava del marito per "contratto" Rinviato a giudizio per stalking

Nei prossimi giorni, il 43enne di Cadonegne che fece firmare un accordo di schiavitù alla ormai ex moglie, dovrà affrontare un processo con l'accusa di molestie nei confronti della donna dopo la loro separazione

Era stato rinviato a giudizio con l'accusa di stalking, il 43enne di Cadoneghe che aveva fatto firmare alla ormai ex moglie un contratto di schiavitù. Il processo si terrà nei prossimi giorni. La donna, che dentro e fuori dalle mura domestiche, si era rivolta per anni al marito con gli appellativi "master", "padrone" e "signore", rispettando un accordo firmato nel lontano 2004, ad un certo punto aveva deciso di svincolarsi da quella "sottomissione" e di lasciare il compagno. Da allora sarebbero iniziate le persecuzioni da parte dell'uomo, che non era riuscito a farsi una ragione di quella separazione.

STALKING. La donna lo aveva denunciato anche per violenza sessuale. Quelle accuse però erano cadute proprio perché la firma del contratto era stata consensuale. Era rimasto però il capo d'imputazione per stalking, anche se l'uomo dovrà rispondere solo di 2 degli undici episodi contestati dalla ex moglie. Tra qualche giorno, come riporta Il Gazzettino di Padova, il 43enne tornerà alla sbarra, assistito dagli avvocati Serena Pomaro e Fabio Capraro.

MAESTRO SHIBARI. L'uomo, gestore di diversi locali, sarebbe stato abbandonato dalla moglie dopo essere stato scoperto a praticare sedute shibari, arte erotica giapponese della legatura, di cui sarebbe maestro. In tribunale, due donne trevigiane dovranno testimoniare di essersi sottoposte consensualmente ai "trattamenti".


 

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