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Cronaca Stanga

Scippa la turista, vicino ci sono un carabiniere e un poliziotto fuori servizio: in arresto

Il fatto a Padova venerdì pomeriggio. Alla cattura ha contribuito un dirigente del commissariato di Marghera, che con la propria auto ha tagliato la strada al malvivente

Scippo sventato e malvivente in arresto grazie a un carabiniere e ad un poliziotto che hanno assistito a tutta la scena "in diretta".

LO SCIPPO. È successo poco prima delle 18 di venerdì, in zona Stanga a Padova: un uomo ha chiesto un’informazione stradale ad una ragazza, una 21enne senese turista in città e alloggiata in un hotel nelle vicinanze. La giovane, nel tentativo di dare una risposta all’interlocutore, ha estratto lo smartphone per consultare la app di indicazioni stradali, ma l'uomo, con una mossa fulminea, le ha strappato di mano il telefono per poi fuggire di corsa in direzione del cavalcavia Grassi e poi verso via del Plebiscito.

L'INTERVENTO DI CARABINIERE E POLIZIOTTO. A pochi metri da loro, però, si trovano a passare per caso un colonnello dei carabinieri e la moglie, a sua volta funzionario di polizia: l’ufficiale non ha perso un istante e si è gettato all’inseguimento del malvivente, che nel frattempo era arrivato alla fine del cavalcavia Grassi. Proprio in quel momento, a bordo della propria auto è sopraggiunto anche il commissario capo Gianluca Perillo, dirigente del commissariato di Marghera (Venezia), che, vista la scena, ha deciso di fermare la vettura tagliando la strada al malvivente in fuga.

L'ARRESTO. Subito raggiunto dall’ufficiale dell’Arma, il poliziotto è stato messo al corrente di quanto accaduto: con l’ausilio di una volante della questura di Padova, subito intervenuta, il responsabile è stato bloccato e identificato per tale A.A., 29enne cittadino bulgaro domiciliato a Padova e già pregiudicato. Addosso gli è stato trovato il cellulare, insieme ad un paio di forbici e ad un tagliaunghie: il maltolto è stato restituito alla legittima proprietaria, mentre gli altri oggetti sono finiti sotto sequestro. L’uomo, sottoposto al processo per direttissima, è stato condannato alla pena (sospesa) di 5 mesi.
 

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