Scuole, classi sempre più numerose: spesi 63mila euro di adeguamenti

Tra novembre 2011 e lo scorso luglio 2012 il comune di Padova ha speso 63mila euro per l'adeguamento di 398 aule didattiche e 18 aule di attività motoria in 41 edifici scolastici della città, interessando circa 12.500 alunni e insegnanti.

I LAVORI ESEGUITI. Per ogni scuola sono state adeguate principalmente le porte delle aule con superficie maggiore di 45 metri quadrati (superficie minima di un’aula per 25 alunni secondo la legge in vigore), quelle potenzialmente più adatte a contenere un numero superiore a 25 persone (classi numerose imposte dalla riforma Gelmini). L'intervento ha quindi riguardato l’adeguamento alla norma di prevenzione incendi delle porte delle aule scolastiche con una presenza maggiore di 25 persone, rendendole apribili verso l'esterno con semplice spinta in caso di emergenza, nonchè l'adeguamento delle aule di attività motoria secondo le indicazioni del comando provinciale dei vigili del fuoco, installando maniglioni antipanico che aprono le porte verso l’esterno con pressione e spinta sul maniglione stesso.

PROBLEMI DI SICUREZZA. “Ancora una coda dei provvedimenti del ministro Gelmini e governo Berlusconi che hanno obbligato i presidi a fare classi con più di 25 alunni arrivando in molti casi oltre i 30 ragazzi/e con gravi problemi per la sicurezza di studenti e insegnanti - il commento dell'assessore all'Edilizia scolastica Claudio Piron - Decisione che va contro le leggi e i regolamenti edilizi, che prevedono porte apribili verso l’esterno e superfici proporzionali al numero di alunni (1,8 metri quadrati per alunno), quando la presenza supera i 25 alunni. Decisione che ha reso i Comuni 'colpevoli' di non rispondere della sicurezza e inutili i lavori di adeguamento già fatti. Ai Comuni non resta che 'difendersi' e mettere al sicuro quante più aule possibili trovando risorse proprie per fare interventi di adeguamento delle porte nelle aule con superficie in grado di contenere più di 25 alunni".