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Cronaca

Impiegata infedele sottrae oltre 600mila euro al datore di lavoro gravemente malato

La guardia di finanza ha denunciato una padovana residente a Casalserugo che con la complicità del compagno ha rubato l'ingente somma: a smascherarla un acquisto on line

Ha prosciugato i conti correnti del suo datore di lavoro, un'ottantenne che vive in città, arrivando ad accumulare una fortuna con la complicità del compagno. La donna, una padovana che abita a Casalserugo, è stata denunciata dalla guardia di finanzna della compagnia di Padova.

L'indagine

Nel corso di un’indagine delegata dalla Procura, i militari hanno accertato che P.C., assunta da un commercialista padovano, insieme al fidanzato S.S. di Padova, aveva prelevato nel corso degli anni una somma di oltre 600mila euro dai conti correnti aziendali e personali del professionista, a sua completa insaputa. L’attività ha preso avvio dalla denuncia dal commercialista che si è visto respingere l’acquisto di un e-book su un sito web per mancanza di denaro sulla sua carta di credito. Dopo aver effettuato alcune verifiche nel suo istituto di credito, il professionista ha appreso che i conti correnti erano stati “prosciugati”. Quasi subito i sospetti sono ricaduti sulla segretaria delegata dal professionista, colpito da una grave malattia invalidante, a operare su tutti i suoi conti correnti. Le perquisizioni domiciliari nei confronti della coppia hanno permesso di sequestrare documentazione bancaria, carte di credito e bancomat ed altri documenti di vario genere. I successivi accertamenti effettuati nei confronti degli indagati hanno consentito, attraverso una meticolosa ricostruzione di ogni singola movimentazione bancaria, di acquisire elementi sulle responsabilità penali dei due soggetti coinvolti.

Il modus operandi

In particolare, è emerso come la segretaria infedele avesse sottratto ingenti somme di denaro dando disposizione all’istituto di credito, dove erano accesi i conti correnti personali e aziendali del professionista, di effettuare numerosi bonifici su conti intestati a lei stessa o al suo compagno. Inoltre, utilizzando il bancomat del professionista, la donna aveva eseguito prelievi di denaro contante da diversi bancomat situati in città. La segretaria aveva anche sistematicamente sottratto la corrispondenza bancaria indirizzata al commercialista. Al termine delle indagini è emerso che la somma illecitamente sottratta al professionista tra il 2015 e il 2018 si aggira intorno ai 610mila euro e, in relazione agli elementi raccolti, i due indagati sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria per i reati di appropriazione indebita aggravata e sottrazione e soppressione di corrispondenza.

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