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Cronaca Battaglia Terme

No al centro commerciale di fronte al Catajo: arriva la sentenza del Consiglio di Stato

Si pone fine a una questione che dura da più di 20 anni: la costruzione di un centro commerciale di 32 mila metri quadrati di fronte all'antico castello

Di fronte al Castello del Catajo non sorgerà alcun centro commerciale: il Consiglio di Stato, con una sentenza, ha fermato definitivamente il progetto.

La sentenza

Mercoledì 30 giugno è arrivata la sentenza del Consiglio di Stato che pone fine a una questione che dura da anni: la costruzione di un centro commerciale di fronte al Castello del Catajo. «Oggi è la più bella giornata della nostra storia - dicono dal Catajo - Siamo sollevati e felici perché si è affermato il valore della conservazione di un bene storico così prezioso e del suo meraviglioso paesaggio». Il progetto prevedeva la costruzione di una struttura di 32 mila metri quadri per decine di milioni di euro di investimento da parte della società Deda srl di Padova. Un progetto che risale a più di 20 anni fa e che nel tempo ha visto susseguirsi tutta una serie di manifestazioni contrarie alla sua realizzazione: il proprietario del Catajo 4 anni fa ha anche minacciato di chiudere il castello per protesta.

I commenti

«Abbiamo vinto! - esulta Confesercenti - Il Consiglio di Stato ha detto no al centro commerciale davanti al Castello del Catajo. Dopo anni di lotta condivisa arriva oggi la sentenza che respinge l'appello di Deda. La battaglia di Confesercenti a Due Carrare come in tutto il territorio padovano, veneto e nazionale ha sempre avuto un obiettivo preciso: salvaguardare i livelli di qualità della vita del nostro territorio. dichiara il Presidente Nicola Rossi. Che qualità di vita avremmo con strade intasate da auto che vogliono raggiungere il centro commerciale? che qualità della vita avremmo in piccoli comuni senza servizi, senza negozi, sena bar, senza nessuna occasione per socializzare? Cosa faremmo la sera lungo le strade deserte e scarsamente illuminate con i negozi trasformati in garage o aree degradate.  Questa è la battaglia che Confesercenti porta avanti e la vittoria di oggi è un risultato straordinario». «La sentenza del Consiglio di Stato – rilancia Patrizio Bertin, presidente di Ascom – è un assist importante per la Regione alla quale chiediamo di riprendere in mano la questione della grande distribuzione. La proliferazione di supermercati sopra e sotto i 1500 metri quadrati, magari frutto di concessioni vecchie, va combattuta perché quel tipo di sviluppo non è più compatibile né col commercio né con l’ambiente. Ai tanti che con noi hanno rintuzzato colpo su colpo un attacco al patrimonio ambientale, culturale ed economico di un intero territorio, oltre che al legale che ha seguito la vicenda, va il mio personale ringraziamento. L’unità d’intenti che ci ha caratterizzato in questa lunga e sofferta battaglia deve farci riflettere sul valore dell’unità e sulla capacità che ha la mobilitazione delle persone nel raggiungimento di obiettivi importanti».

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