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Cronaca Cittadella

Sparò a un bandito in fuga, confermata in Appello la condanna a Massimo Zen

Si è concluso il processo in secondo grado alla guardia giurata della Battistolli che, il 22 aprile del 2017, sparò e uccise Manuel Major, 36enne giostraio che stava fuggendo in auto dopo aver realizzato dei colpi ad alcuni bancomat: dovrà scontare 9 anni e sei mesi di carcere

Sono stati tutti confermati oggi, 12 aprile, dalla Corte d'Appello di Venezia, i nove anni e sei mesi di reclusione, oltre alla provisionale, inflitti in primo grado a Massimo Zen, la guardia giurata 50enne di Cittadella che il 22 aprile del 2017 sparò e uccise a Barcon di Vedelago (Treviso) Manuel Major, 36enne giostraio che stava fuggendo in auto dopo aver realizzato dei colpi ad alcuni bancomat.

Condanna

Nessuno sconto quindi per il "ranger" della Battistolli (difeso dall'avvocato Daniele Panico), che già a Treviso aveva goduto della concessione delle attenuanti generiche e dello sconto per il rito abbreviato, pari ad un terzo della pena totale. «Si chiude - ha detto il legale dei familiari della vittima, l'avvocato Fabio Crea - una vicenda molto dolorosa. Fin da subito era apparsa chiara la volontarietà di Zen nell'aprire il fuoco sulla macchina di Major, che, contrariamente a quanto sempre detto dalla guardia giurata, non sparò contro di lui semplicemente perchè era disarmato».

I fatti

Per l'accusa la notte del 22 aprile del 2017 Zen posizionò la sua auto di traverso lungo via Pomini a Barcon di Vedelago, al fine di impedire o rallentare il passaggio della vettura sulla quale viaggiavano i malviventi, autori quella stessa notte di alcuni assalti a terminali Atm. La guardia giurata esplose tre colpi di pistola Glock, in direzione dell'autovettura, uno dei quali, attraversando il parabrezza lato passeggero, ha centrato al capo nella zona temporale destra Manuel Major, che era alla guida della Bmw, morto qualche giorno dopo il ricovero.

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