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Cronaca

Cancro e uso del cellulare: una sentenza conferma gli studi del professore padovano

Nel 2009 la perizia del professor Levis ha riconosciuto la malattia professionale ad un ex dirigente d'azienda. Nel 2017 arriva lo riconosce anche il Tribunale di Ivrea

Il Tribunale di Ivrea emette la prima ed unica sentenza al mondo che già in primo grado riconosce il nesso uso del cellulare/neurinoma. Una battaglia iniziata dall'ex professore dell'Università di Padova, Angelo Gino Levis, esperto di citogenetica e mutagenesi ambientale, ex componente della Commissione oncologica del ministero della Sanità e vicepresidente dell’associazione «Apple» per la lotta all’elettrosmog. La perizia del professor Levis, nel 2009, ha portato alla prima sentenza che ha riconosciuto, ad un ex dirigente d’azienda, la relazione tra neoplasia al nervo trigemino e uso del telefonino.

LA SENTENZA. Nel 2017 arriva la seconda vittoria al Tribunale di Ivrea. Per la consulenza tecnica d’ufficio disposta dal giudice, è l’uso del cellulare ad aver causato, secondo un criterio di probabilità il neurinoma dell’acustico, tumore benigno, in un lavoratore di 57 anni di un’importante azienda italiana che utilizzava il cellulare dalle 3 alle 4 ore al giorno.

IL VITALIZIO. "Per la prima volta una sentenza riconosce un nesso tra l'uso scorretto del cellulare e lo sviluppo di un tumore al cervello". Lo annunciano gli avvocati Renato Ambrosio e Stefano Bertone, dello studio legale torinese Ambrosio e Commodo. Il Tribunale di Ivrea ha infatti condannato l'Inail a corrispondere una rendita vitalizia da malattia professionale al dipendente di una azienda cui è stato diagnosticato il tumore dopo che per 15 anni ha usato il cellulare per più di tre ore al giorno senza protezioni.

CAMPAGNA DI SENSIBILIZZAZIONE. La sentenza, dello scorso 30 marzo, è del giudice del lavoro del Tribunale di Ivrea, Luca Fadda. "Speriamo che la sentenza spinga a una campagna di sensibilizzazione, che in Italia non c'è ancora", afferma l'avvocato Stefano Bertone. "Come studio - aggiunge - abbiamo aperto il sito www.neurinomi.info, dove gli utenti possono trovare anche consigli sull'utilizzo corretto del telefonino".

LA TESTIMONIANZA. "Non voglio demonizzare l'uso del telefonino, ma credo sia necessario farne un uso consapevole". Lo afferma Roberto Romeo, dipendente di una grande azienda italiana di 57 anni, a cui il Tribunale di Ivrea ha riconosciuto una rendita vitalizia da malattia professionale accogliendo il ricorso dei suoi legali. "Ero obbligato ad utilizzare sempre il cellulare per parlare con i collaboratori e per organizzare il lavoro - racconta l'uomo -. Per 15 anni ho fatto innumerevoli telefonate anche di venti e trenta minuti, a casa, in macchina. Poi ho iniziato ad avere la continua sensazione di orecchie tappate, di disturbi all'udito. E nel 2010 mi è stato diagnosticato il tumore. Ora non sento più nulla dall'orecchio destro perché mi è stato asportato il nervo acustico".

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