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Cronaca

Bigiotteria pericolosa per la salute umana: la finanza sequestra oltre un milione di pezzi

I sequestri sono stati effettuati nei giorni scorsi nel corso di perquisizioni eseguite in quattro punti vendita, tutti gestiti da cinesi, nelle province di Padova e Roma

La Guardia di Finanza del Gruppo di Mantova ha sequestrato oltre un milione di articoli di bigiotteria pericolosi per la salute umana, per un valore commerciale pari ad 1.704.802,50 euro, nonché le relative etichette recanti false informazioni sulla composizione dei prodotti. I sequestri sono stati effettuati nei giorni scorsi nel corso di perquisizioni eseguite in quattro punti vendita, tutti gestiti da persone di nazionalità cinese, nelle province di Padova e Roma.

IL VIDEO DELL'OPERAZIONE

OPERAZIONE "NICHEL". L’attività è il prosieguo di un'analoga operazione di polizia giudiziaria effettuata dalle fiamme gialle virgiliane lo scorso ottobre, che aveva portato al sequestro complessivo di oltre 1,1 milioni di pezzi in 21 punti vendita e domicili fiscali di diverse province italiane, e che era scaturita da un controllo, effettuato nel novembre 2015, in un esercizio commerciale della provincia virgiliana, gestito da un imprenditore di etnia cinese.

PRODOTTI PERICOLOSI PER LA SALUTE. In tale occasione, era stato operato un sequestro di oltre 10mila prodotti di bigiotteria (destinati soprattutto ad una clientela giovanile) sprovvisti dell’apposita etichettatura riportante le indicazioni a tutela dei consumatori. Le analisi eseguite sui monili sequestrati hanno confermato la loro pericolosità per la salute, come attestato sia dalla Ats Val Padana - Dipartimento prevenzione medico di Mantova, sia dall’Agenzia delle dogane di Venezia: in particolare, è stata riscontrata, nei prodotti in sequestro, la presenza di una concentrazione di metalli, quali il cadmio e il nichel, notevolmente superiore - fino a 800 volte - al limite consentito dalla normativa di settore.

I REATI CONTESTATI. Le indagini hanno permesso di identificare tutti i soggetti economici appartenenti alla filiera commerciale dei prodotti di bigiotteria tossici e segnalare alla Procura della Repubblica il commerciante di origine cinese, per avere posto in commercio prodotti pericolosi e per frode nell’esercizio del commercio, in quanto, fra l’altro, i beni risultavano posti in vendita con le etichette recanti diciture quali "senza cadmio", "senza nichel" o "nichel free". Per i fatti accertati, verranno inoltre interessate le C.C.I.A.A. competenti per territorio per l’irrogazione delle dovute sanzioni relative agli illeciti amministrativi previsti dal Codice del Consumo.

IL VIDEO DELL'OPERAZIONE:


 

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