Operazioni finanziarie "spericolate": holding immobiliare padovana al centro dell'inchiesta milanese
Sequestrati dalla guardia di finanza sei immobili dal valore di un milione di euro
Dall'Italia all'Ungheria, andata e ritorno, per non pagare le tasse: due uomini sono indagati con le accuse di sottrazione fraudolente al pagamento delle imposte e autoriciclaggio nell'ambito di una operazione della guardia di finanza di Milano che ha portato al sequestro di beni dal valore di un milione di euro.
I fatti
A riportarlo è MilanoToday: al centro dell'inchiesta, stando a quanto riferito dalla procura meneghina in una nota, c'è una holding immobiliare con sede a Galzignano Terme, nel Padovano, accusata di operazioni finanziarie "spericolate". Secondo la ricostruzione delle fiamme gialle, infatti, un avvocato internazionalista - un legale molto noto a Milano, con studio in Montenapoleone e clienti vip - avrebbe "trasferito il totale delle quote dell'immobiliare a una società ungherese, poi reintestandole a un prestanome per aggirare l'onore erariale per il titolare", nel frattempo morto. Con questo trucco, l'azienda sarebbe riuscita a non pagare le tasse, tanto che il sequestro preventivo finalizzato alla confisca disposto dal tribunale ha l'obiettivo di recuperare i soldi evasi. I sigilli sono scattati per sei immobili presenti tra Cernusco sul Naviglio, Cassina de' Pecchi, Vignate, nel Milanese, e Merate, nel Lecchese: tutti i beni, dal valore di circa un milione di euro, erano intestati alla società immobiliare.