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Cronaca

Maxi-operazione della guardia di finanza: due arresti, sequestrati immobili per oltre 3 milioni di euro

Arrestati due imprenditori di 61 e 57 anni, indagati per bancarotta fraudolenta e per distrazione e sottrazione fraudolenta dal pagamento delle imposte: perquisizioni a Padova, Treviso, Verona e Venezia

L’epilogo dell’Operazione “Corporate Viel” della Compagnia della Guardia di Finanza di Cittadella è scattata all’alba di venerdì mattina, quando 35 finanzieri hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere - emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari presso il Tribunale di Padova - nei confronti di P.P. e Z.A., due imprenditori rispettivamente di 61 e 57 anni residenti nel trevigiano, indagati (insieme ad altri cinque soggetti) in relazione ai reati di bancarotta fraudolenta per distrazione e sottrazione fraudolenta dal pagamento delle imposte.

Le perquisizioni e i sequestri

Nel medesimo contesto, sono state eseguite, nelle province di Padova (il capoluogo, Abano Terme e Campo San Martino), Treviso (il capoluogo, Loria, Castello di Godego e Castelfranco Veneto), Verona (il capoluogo, Villa Franca di Verona e Sona) e Venezia (Mirano), sette perquisizioni nei confronti degli indagati e dei luoghi nelle loro disponibilità. Le complesse investigazioni, coordinate dalla Procura della Repubblica di Padova, hanno consentito di acquisire un importante quadro probatorio a supporto, oltre della misura cautelare personale, anche di quella reale, tanto da porre sotto sequestro ben 22 immobili (del valore complessivo di circa 3 milioni di euro) facenti parte di un complesso immobiliare e sottratti dalla procedura fallimentare, nonché altri  6 immobili sui quali è stato apposto il vincolo cautelare a garanzia di debiti erariali per oltre 600mila euro. Nel corso delle perquisizioni sono stati rinvenuti e subito sottoposti a sequestro anche 12mila euro in contanti e un Rolex.

Le indagini

L’attività̀ in argomento scaturisce da complesse indagini condotte dalla Compagnia di Cittadella nei confronti di 3 società, di cui 2 Geie (Gruppo Europeo di Interesse Economico) di diritto maltese, e una Srl operanti nel settore della costruzione di edifici residenziali. Le complesse investigazioni di polizia economico-finanziaria hanno messo in luce un indebito utilizzo dell’istituto del Geie, entità giuridica di diritto europeo composto da società di due Paesi europei che non ha scopi di lucro e che ha la finalità di consentire ai propri membri di sostenersi a vicenda nella realizzazione di progetti imprenditoriali, attraverso il quale venivano schermati i patrimoni dalle procedure concorsuali e/o di recupero erariale. Infatti, con tale modus operandi il gruppo criminale aveva conferito al Geie A. i 22 immobili (ora sequestrati) della società Z. Srl, nel frattempo fallita. Il Geie A., a seguito dell’avvio di un’attività ispettiva nei suoi confronti da parte dell’Agenzia delle Entrate, li aveva poi trasferiti a sua volta al Geie E.. I due dominus del sistema fraudolento si avvalevano di altri 5 soggetti, 3 dei quali a loro legati da vincoli di parentela, i quali collaboravano nella gestione del patrimonio immobiliare sottratto alle procedure di recupero. Proprio il non genuino scopo dell’operazione immobiliare architettata da P.P. e Z.A. e dai relativi familiari e collaboratori non è passata inosservata agli investigatori: analizzando i contratti e i conti correnti, è stato appurato che gli indagati avevano, in buona sostanza, ceduto solo formalmente i beni a due Geie e a colui che ne era formalmente l’amministratore, mentre in realtà continuavano ad avere un potere di ampia gestione diretta del patrimonio immobiliare e anche dei relativi proventi derivanti dal loro sfruttamento economico. Le complesse attività d’indagine eseguite si collocano nel solco degli obiettivi strategici istituzionali della Guardia di Finanza, tesi a orientare gli sforzi delle Fiamme Gialle a ricercare e reprimere le frodi fiscali più strutturate e le forme più aggressive di evasione ed elusione, utilizzando gli strumenti legislativi più avanzati per colpire i patrimoni accumulati illecitamente, a tutela della sicurezza economico-finanziaria del Paese e a difesa dei contribuenti onesti.

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