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Cronaca Arcella / Via Michelangelo Buonarroti, 209

Continuano a scommettere senza licenza: fine dei giochi per la tanto discussa sala slot

Prima le chiusure, le sanzioni e il malcontento dei residenti. Poi, da luglio, i nuovi controlli e le direttive ignorate, fino al sequestro preventivo delle macchinette per giocare

Decine di macchine per le scommesse virtuali sequestrate, dopo una sfilza di controlli e il mancato rispetto dei decreti della questura. É il bilancio dell'ennesima verifica in una nota sala giochi dell'Arcella, che ha portato alla denuncia dei titolari.

Fine dei giochi

La visita della squadra amministrativa al locale al civico 209 di via Buonarroti è stata solo l'ultima di una lunga serie di controlli, per mettere la parola fine su una vicenda di irregolarità che si trascina da mesi. Giovedì mattina sono stati sottoposti a sequestro preventivo alcuni computer e 22 macchine per le scommesse online. Pesanti le accuse per i due gestori: una 41enne di Montegrotto, legale rappresentante, e il fratello sono stati denunciati per raccolta abusiva di scommesse e insolvenza di decreto del questore. Da mesi infatti nel locale si continuava a scommettere senza autorizzazione.

Un passato turbolento

Nel corso degli anni l'attività ha avuto svariti grattacapi, con una chiusura per analoghi motivi a fine 2014 e i vicini sul piede di guerra dopo tanti episodi con clienti molesti, ubriachi e risse. La sala giochi, ex Bet1128, è tornata all'attenzione degli agenti il 5 luglio scorso. In quell'occasione la squadra amministrativa aveva trovato all'interno 18 clienti e numerose macchinette per le puntate online. Tutte cose che non sarebbero dovute esserci, perchè il locale era senza apposita licenza.

Sospensione ignorata

Certificata la violazione del decreto ministeriale sulle licenze per le sale scommesse, il questore ha imposto la cessazione di tale attività all'interno dello stabile, notificata l'11 ottobre. Indicazione prontamente ignorata dai gestori che, facendo capo alla compagnia internazionale Aleabet, hanno continuato a raccogliere scomesse, come dimostrato dal controllo del giorno 15. Poichè l'attività di puntate online è andata avanti senza l'apposita licenza, senza l'autorizzazionee in barba agli obblighi disposti dal questore, la mattina del 13 dicembre gli agenti hanno notificato le denunce ai due rappresentanti e sequestrato il materiale.

Un tema caldo

L'operazione si è svolta lo stesso giorno in cui il Codacons ha ufficialmente diffidato tutte le questure venete (inclusa quella di Padova) chiedendo maggiori controlli sulla concessione delle licenze ai locali che ospitino slot machines o sale scommesse, in particolare vicino ai cosiddetti "luoghi sensibili".

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