Giordani sindaco, la prima iniziativa: porte aperte a palazzo Moroni "Casa dei cittadini"

Mercoledì l'insediamento in Comune e 24 ore dopo, il neo sindaco di Padova, ha attuato la prima iniziativa della nuova amministrazione: l'apertura di palazzo Moroni a tutti. Sono stati simbolicamente tolti i nastri che delimitavano l'accesso in modo che tutti possano entrare "anche senza esibire la carta d'identità" spiega Giordani riferendosi alla regolamentazione attuata dall'allora capo di gabinetto del sindaco Bitonci Andrea Recaldin che, tra i vari punti metteva personale dipendente, amministratori, nella condizione di poter accedere esibendo il proprio badge mentre per i giornalisti il tesserino dell’ordine.

DELIBERA ABROGATA. Il neo sindaco Sergio Giordani ha annunciato quindi di aver abrogato la delibera del febbraio 2015, che disponeva l'accesso regolato anche per chi voleva raggiungere il cortile e la gradinata interna del palazzo.

TRASPARENZA."Non è casa mia, è casa dei cittadini - ha dichiarato Giordani - mi sembra normalissimo aprire le porte. Il Comune è di tutti, non solo sotto l'aspetto entrata, ma anche come casa di vetro, come trasparenza della gestione. A me non piace dare l'idea di dover temere le persone. I Padovani sono la mia forza e i miei riferimenti, parlare con loro, confrontarmi è alla base del mio lavoro come deve essere alla base del lavoro di tutta la amministrazione. Per questo oggi ho firmato il provvedimento che ripristina il libero accesso al Comune".

SPAZIO SENTITO COME LORO. "Un gesto simbolico - conclude - ma anche molto concreto che spero incoraggerà tutti i cittadini a tornare a vivacizzare uno spazio che deve essere sentito come loro. Mi farà molto piacere tornare a vedere bambini, famiglie e anziani, seduti su queste panchine e non mancherò di cogliere anche l'occasione per fermarmi a scambiare due parole, chiedendo le loro opinioni".