"Non siamo in alcun modo disponibili ad accettare che i nostri autobus e tram diventino preda della criminalità e del malcostume. Perseguiremo tutti con il massimo rigore. Chi sale e delinque verrà punito. Non intendiamo perdonare nulla". Con queste parole rilasciate ai nostri microfoni, Amedeo Levorato, presidente di Aps Holding, società che gestisce il servizio dei mezzi pubblici in città, spiega le ragioni che lo hanno portato a presentare, mercoledì, due denunce alla Procura della Repubblica di Padova.

SESSO SUL BUS. La prima riguarda un evento che ha fatto molto scalpore tra le cronache cittadine delle scorse settimane. Si tratta dell'episodio avvenuto la sera del 15 dicembre a bordo di un autobus della linea 10 all'altezza di via Verga, a Caselle di Selvazzano. Secondo il racconto dell'autista, che si era fermato col mezzo per redarguire un gruppo di passeggeri intenti in atti esplicitamente sessuali, sarebbe sorto un litigio con reciproco scambio di schiaffi. All'arrivo dei carabinieri sul posto, però, le due donne protagoniste con un uomo del siparietto hot non avevano rilasciato le proprie generalità, pur denunciando verbalmente ai militari dell'arma di essere state aggredite. Da Aps è quindi partita ora una denuncia formale per atti osceni in luogo pubblico a carico di ignoti.

ESIBIZIONISTA CON MINORI. L'altro episodio interessa invece quanto accaduto lo scorso 23 dicembre, quando un 29enne dello Sri Lanka è stato arrestato per aver mostrato sull'autobus le proprie parti intime a delle minori. Anche in questo caso Levorato ha depositato una denuncia per atti osceni in luogo pubblico con l'aggravante della corruzione di minore. "In entrambi i casi un encomio agli autisti", ha aggiunto, in chiosa, il presidente di Aps.