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Cronaca

"Duelli" di pensiero, autori islamici: Sgarbi porta a Padova la sua "Babele" culturale

La nuova rassegna letteraria sostituirà la Fiera delle Parole. Sabato, il critico d'arte e direttore artistico della manifestazione ha presentato il "suo" evento": "Togliamo il burqa alla cultura"

Si chiamerà "Fiera di Babele", il festival letterario che prenderà il posto della Fiera delle Parole, lo storico evento letterario che la giunta Bitonci ha deciso di tagliare e sostituire. Come annunciato qualche giorno fa, il sindaco della città del Santo si è avvalso della collaborazione del noto critico d'arte Vittorio Sgarbi e, dopo tante polemiche e la nascita di alcune iniziative, come il gioco evento, per salvare la Fiera delle Parole, sabato sono stati prensentati il direttore artistico e la sua visione in merito alla nuova kermesse.

LA "BABELE" DI SGARBI. "Togliere il burqa alla cultura": così il noto critico d'arte ha voluto sintetizzare il pensiero su cui si ergerà la nuova manifestazione padovana. Un evento che si avvarrà di "duelli" fra autori, scrittori e pensatori di idee contrapposte. Saranno, quindi, coinvolti anche gli autori islamici, per una kermesse di ampio respiro e quanto più possibile aperta. Tra le iniziative culturali che vedranno protagonista la città di Padova, sono state annunciate una mostra sul Seicento - questa coinvolgerà, oltre a quella euganea, anche tutte le altre province venete -, ed altre tre mostre di opere di Tintoretto, Tiziano e forse Pollock.

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