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Cronaca Savonarola / Via Beato Pellegrino

Via Beato Pellegrino, nuovo colpo assestato al laboratorio di shaboo: presi altri tre filippini

Il primo blitz risale allo scorso maggio. Martedì notte, la polizia è tornata nella stessa abitazione, dove uno spacciatore fermato in via Del Pescarotto ha confessato di rifornirsi

Lo scorso maggio, era stato assestato un primo colpo, da parte delle Volanti della polizia, al laboratorio dello Shaboo di via Beato Pellegrino a Padova. Gli agenti avevano arrestato tre filippini - sono i principali spacciatori e assuntori di questa sostanza - trovati in possesso dello stupefacente allo stato puro, mentre stavano confezionando un totale di 400 dosi (una decina di migliaia di euro il controvalore). Martedì notte, la stessa abitazione è finita nuovamente nel mirino della polizia, che ha stretto le manette ai polsi di altri tre filippini.

IN VIA DEL PESCAROTTO. L'operazione è partita da via Del Pescarotto, dove i poliziotti hanno notato un individuo che tentava di nascondersi dietro i cassonetti. Fermato, gli agenti lo hanno identificato in un filippino di 45 anni. L'uomo ha estratto spontaneamente dalle tasche dei pantaloni 5 involucri di nylon, contenenti anfetamine e un coltello a serramanico dalla lama di 10 centimetri. 

DI NUOVO NEL LABORATORIO DELLO SHABOO. Il filippino ha, quindi, indicato alla polizia il luogo dove era solito rifornirsi dello Shaboo, ovvero un'abitazione in via Beato Pellegrino, la stessa degli arresti - e contestuali sequestri - di maggio. Al suo interno, gli operanti hanno trovato un secondo filippino quarantenne, con dello stupefacente sul tavolo della cucina e materiale per il confezionamento; in un'altra stanza, la compagna di quest'ultimo, anche lei filippina, di 45 anni, trovata in possesso di altre bustine di stupefacente.

TRE ARRESTI. Complessivamente, in casa sono stati sequestrati 1,10 grammi di droga, mentre altri 0,35 grammi sono stati trovati addosso al primo filippino. I tre, tutti incensurati, sono stati arrestati.

LO SHABOO. Lo Shaboo è una di quelle "nuove" tipologie di droga sintetica che sta diventando sempre più di tendenza anche a Padova, visto il crescendo di sequestri nell'ultimo anno registrato in città. Conosciuto anche come "Ice" o "Crystal meth", viene venduto in cristalli di metanfetamina pura, ha un costo molto elevato: fino a 400 euro al grammo, anche perché un grammo equivale a mezz'etto di cocaina. Si consuma soprattutto inalandone i vapori e produce effetti di eccitazione e senso di invulnerabilità, ma anche stati di allucinazione, aggressività e depressione. A lungo termine ha effetti devastanti su cuore, reni, pelle e sistema nervoso, fino a causare danni cerebrali.

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