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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Siccità, 300 pesci salvati nel Canale Alicorno: soffrivano per la carenza di ossigeno

Vincenzo Gottardo, reggente della Provincia di Padova: «Il livello d’acqua dei fiumi è ai minimi storici e riceviamo continue segnalazioni da parte di cittadini e associazioni sulla morìa di pesci lungo i canali: il Bacchiglione è talmente basso che non riesce a trasferire l’acqua sul tronco maestro dal ponte dei Cavai lungo via Goito e verso la Specola»

Sono poco meno di 300 i pesci salvati dalla carenza di ossigeno nelle acque del canale Alicorno all’Orto botanico dell’Università di Padova: è il risultato dell’operazione di salvataggio che ha visto protagonisti nella mattinata di oggi, sabato 25 giugno, i volontari del progetto "Padova e i suoi canali" realizzato dal Comune di Padova in partenariato con Amissi del Piovego, Cooperativa Piovego e Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Padova.

Salvataggio

L’intervento di trasferimento dal ramo del canale Alicorno - ormai prosciugato dalla prolungata siccità - al Canale Santa Chiara e al Bacchiglione ha condotto al salvataggio di numerosi esemplari di persici, barbi, cavedani, savette, carpe e scardole prevenendo la moria di specie significative per la biodiversità dei nostri canali. L’operazione ha visto fianco a fianco i volontari delle associazioni, i giardinieri dell’Orto botanico, i ricercatori della stazione idrobiologica di Chioggia (Dipartimento di Biologia, Università di Padova), la Polizia provinciale e l’Assessorato all’Ambiente del Comune di Padova in una collaborazione diretta a contenere gli impatti ambientali dell’abbassamento del livello dei fiumi e a prevenire un potenziale pericolo per la salute pubblica.

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Siccità

Questo quanto dichiarato Vincenzo Gottardo, reggente della Provincia di Padova, sulla drammatica situazione dei corsi d’acqua nel Padovano: «Il livello d’acqua dei fiumi è ai minimi storici e riceviamo continue segnalazioni da parte di cittadini e associazioni sulla morìa di pesci lungo i canali. La polizia provinciale è attiva per organizzare e coordinare azioni di salvataggio della fauna ittica. Questa è intervenuta sullo scolo Alicorno che lambisce le mura dell’Orto Botanico per recuperare il pesce vivo. Grazie anche all’aiuto dei volontari, dotati di ideona attrezzatura, è stato trasferito nel Bacchiglione dove, nonostante il livello sia basso, è al momento il corso d’acqua più elevato. L’intervento è stato coordinato con l’Orto Botanico, l’associazione Amissi del Piovego e il dipartimento di Biologia dell’Università degli Studi di Padova. Il Bacchiglione è talmente basso che non riesce a trasferire l’acqua sul tronco maestro dal ponte dei Cavai lungo via Goito e verso la Specola. Il problema in centro città è ancora più grave perché tanti rivoli non sono sufficientemente alimentati e il livello del Brenta sta scendendo a vista d’occhio, di conseguenza la fauna ittica non sempre riesce a resistere su pochi centimetri d’acqua. La polizia provinciale è costantemente operativa, risponde a tutte le segnalazioni e alle richieste cercando di intervenire dove possibile, ma la scarsità d’acqua è davvero eccezionale, a causa anche delle nevicate insufficienti dell’inverno scorso. Speriamo davvero in un cambiamento della situazione metereologica».

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