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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Sigillo della città a cinque padovani emeriti: premiato a sorpresa Longo

Il riconoscimento è stato consegnato dall'amministrazione comunale a Giampaolo Babetto, Leo Borghi, Antonio Righetti e Gianni Sandon, oltre al professore emerito di letteratura greca

Onorati dalla città cinque "nuovi" benemeriti della cultura padovana. Ieri, a palazzo Moroni, l'amministrazione comunale e l'associazione "Padova e il suo territorio" hanno consegnato il Sigillo della Città a Giampaolo Babetto, Leo Borghi, Antonio Righetti e Gianni Sandon.

A SORPRESA. Momento particolare della cerimonia è stata la premiazione, ad insaputa dell’interessato, a Oddone Longo, professore emerito di letteratura greca all’università di Padova. "Questa è l'occasione - ha detto l'assessore alla Cultura Andrea Colasio - per consegnare il sigillo della città ad uno studioso di rango qual è Oddone Longo, per il suo impegno politico, sociale e culturale".

GIAMPAOLO BABETTO, orafo, è stato uno dei più prestigiosi docenti della "Scuola orafa padovana" all'istituto d'arte Pietro Selvatico; è artista tra i più quotati e riconosciuti internazionalmente, con opere presenti in gallerie e musei di tutto il mondo. Le sue creazioni si sganciano dalla tradizione decorativa per indagare i limiti dei materiali orafi, introducendo nuove figuratività.

LEO BORGHI, pittore, nato a Montagnana nel 1937, si è affermato dalla fine degli anni cinquanta per il suo modo di raccontare per frammenti, quasi lacerti di un antico affresco il suo viaggio attraverso il medioevo non solo padovano, come memoria di figure esemplari e di paesaggi sospesi tra realtà e sogno, con fraseggi decorativi e cromatici di grande suggestione, quasi a farci sentire la nostalgia del passato e il sentimento del trascorrere inesorabile del tempo.

ANTONIO RIGHETTI amministra dal 1963 un'azienda per la fabbricazione di nastro adesivo che è oggi una delle più rappresentative in Europa; appassionato di Dante e dei valori della civiltà italiana, da anni anima la vita del Comitato di Padova della Società Dante Alighieri.

GIANNI SANDON ingegnere elettrotecnico, già docente negli istituti tecnici, dalla fine degli anni sessanta ha operato attivamente alla salvaguardia dei Colli Euganei, contribuendo a far nascere quei Comitati che si opposero alle cave, che portarono all'approvazione della legge speciale per la tutela dei Colli. Continua ad occuparsi di problemi urbanistico-ambientali e in particolare di quest'area. È autore di varie pubblicazioni, tra cui i "Quaderni di documentazione" sul Parco Colli.

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